La supercazzola di Mariuccio da Varese:”Chi di conflitto d’interesse ferisce, di conflitto d’interesse perisce”

La partita si gioca inEuropa. Le avvisaglie sono scure, inutile sperare in fauste previsioni meteo-politiche. Il sorriso sprezzante del Sarkozy di quella vergognosa conferenza stampa, si è trasformato in una smorfia di paura:la Francia della ex grandeur gollista trema sotto i colpi della speculazione globale.

Sembra che il dottor Money abbia diagnosticato, al piccolo stratega di Parigi, lo stesso male che ha distrutto il Cavaliere:il mal-di-spread. Silvio ha subìto anche l’onta di un attacco della speculazione sui titoli Mediaset:l’inesorabile legge del contrappasso lo ha colpito nella fragile zona del conflitto d’interesse.

Come a dirgli:”Chi di conflitto d’interesse ferisce, di conflitto d’interesse perisce”. È bastato che il Cavaliere mollasse, e la grandine speculativa ha cessato di battere minacciosa sulle vetrate di Segrate. Ma, come dice Mariuccio da Varese, i poteri forti non esistono. Esistono, eccome, i “poteri dei forti” che si manifestano con avvertimenti da fare invidia a qualche nota organizzazione, non proprio filantropica, per poi colpire, senza apparente rimedio, salvo quello della resa, il malcapitato di turno.
L’intervista, rilasciata qualche giorno fa al Corriere da Piersilvio Berlusconi, è la prova regina. Dopo la lunga digressione dedicata a Silviuccio nostro, torniamo a Mariuccio da Varese.

Egli va all’incontro con Angela e Nikolas avendo in mano armi da buttare, perché inservibili. Come lo sono quelle dei suoi interlocutori, imprigionati nella morsa del terrore. Forse è già troppo tardi per cambiare il folle Statuto della Bce, che sta permettendo, senza difesa alcuna, le scorrerie perniciose della speculazione globale. Le tessere del domino stanno tremando e minacciano di crollare. Da uomini e donne piccolissimi, si attendono grandissime decisioni. Passa da qui la caduta dell’Asino europeo.

A cose fatte, arriverà, per spiegarlo a tutti noi, orecchianti delle politica, qualche mente al fosforo. E noi resteremo percossi e attoniti all’ennesima supercazzola. Così va il mondo. Dei piccoli.

guglielmo donnini