Bologna, 18 nov. – Giro di vite sugli orari dei locali in via Petroni, a Bologna, una delle zone nel quartiere universitario piu’ ‘criticate’ dai residenti per il degrado e gli schiamazzi notturni. Il sindaco Virginio Merola, ha firmato un’ordinanza (in vigore da domani) in cui si anticipa, rispetto al passato, la chiusura delle serrande per negozi alimentari, laboratori artigianali e locali.
La via, inoltre, e’ stata virtualmente ‘divisa in due’: gli orari di chiusura sono piu’ severi nel tratto di strada vicino a Piazza Verdi, il ‘cuore’ della movida studentesca. Nella parte ‘bassa’ (da Piazza Verdi ai numeri civici 11 e 16) chiusura alle 20 per gli esercizi di vicinato alimentari e misti e per i laboratori artigianali alimentari; alle 23 per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Nella parte ‘alta’ (dai numeri civici 1 e 2 ai numeri 9 e 14) chiusura alle 23 per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (con possibilita’ di deroga all’una previo accordo basato sul regolamento di polizia urbana); alle 22 per i laboratori artigianali e alle 20 per gli esercizi di vicinato.
Queste misure (senza limiti di tempo ma modificabili quando il ‘clima’ della via sara’ diverso) sono state studiate, ha specificato il sindaco, per il solo caso “limite” di via Petroni che “non sara’ un caso pilota – ha sottolineato Merola durante una conferenza stampa – ma un caso isolato”. Duro il commento della Confesercenti Bologna, i cui aderenti si dicono “sorpresi e amareggiati per una ordinanza dura come il marmo” , che ha voluto distinguere “tra buoni e cattivi a seconda del numero civico” e che rischia di avere conseguenze “drammatiche” per le imprese, ma comunque destinata “a perdere efficacia alla luce della nuova normativa che liberalizza gli orari delle attivita’ nelle citta’ turistiche dal prossimo 2 gennaio”. (AGI)