Imolaoggi – Varese, 16 nov. – Cintura e battipanni. Questi gli ‘strumenti educativi’ che avrebbe usato un 43enne di Saronno nei confronti del figlioletto di sette anni e per questo e’ finito in manette con l’accusa di maltrattamenti continuati in famiglia. Gia’ conosciuto alle forze dell’ordine, secondo quanto riferiscono i carabinieri della locale Compagnia, sarebbe arrivato addirittura a procurare un brutto trauma cranico al bimbo impedendo poi agli altri familiari di portarlo al pronto soccorso.
Il brutale episodio, reso noto in queste ore, risale alla serata di ieri quando l’uomo avrebbe cominciato a picchiare il figlio per il suo scarso rendimento scolastico. Ne e’ poi nata un’accesa discussione con la moglie che e’ riuscita ad inviare un sms al fratello informandolo dell’aggressione al piccino. Proprio il cognato del 43enne ha avvisato il 112. In pochi minuti in via Puccini e’ arrivata una pattuglia del Nucleo operativo che ha trovato il piccolo sanguinante e terrorizzato. Portato subito in ospedale, i medici gli avrevvero riscontrato oltre al trauma cranico anche una serie di contusioni al volto e altre parti del corpo.
Ora e’ ricoverato nel reparto di Pediatria dell’ospedale cittadino, in attesa di ulteriori accertamenti diagnostici. Sempre secondo la ricostruzione offerta dai militari, non sarebbe la prima volta che il bimbo viene sottoposto a violenza come pure la mamma. Un incubo lungo alcuni anni che la donna non avrebbe mai denunciato per paura. L’uomo e’ attualmente rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio.
agi