Imolaoggi – Il ”non mi arrendo” ribadito nel video messaggio di ieri è chiaro. Silvio Berlusconi non si dà per sconfitto, anzi, rilancia. Anche nella partita sul governo Monti e fa dire ai suoi colonnelli: ”Siano rispettate le garanzie indicate dall’Ufficio di presidenza del Pdl su tempi, programma e nomi, altrimenti si va al voto”.
Il Cavaliere trascorre l’intera giornata a palazzo Grazioli e va ripetendo ai suoi che il Pdl non è sconfitto, è tuttora il partito vincitore delle elezioni, la prima forza del Parlamento, e con il centrodestra ha la maggioranza assoluta al Senato. Insomma, senza il nostro sostegno alle Camere, il governo di Monti non reggerebbe neppure un giorno. E se un governo tecnico, spiegano fonti pidielline, ”può essere imposto dall’emergenza, dai mercati e dalla finanza, non sono emergenza, finanza e mercati a sostituirsi alla democrazia. Ogni governo deve rispondere agli eletti, e tramite loro, al popolo”.
Per questo motivo, sarebbe il ragionamento di Berlusconi, restiamo. A collaborare con l’ex commissario Ue in base al programma di uscita dalla crisi. Ad aiutarlo lealmente in questa situazione, in stretta collaborazione con il Quirinale. Ma, nello stesso tempo, a vigilare perché, spiegano nel Pdl, ”un governo tecnico non si trasformi suo malgrado, per strumentalizzazione di altri, in qualcosa di diverso”.
Il premier dimissionario, raccontano, avrebbe chiesto ai suoi, (specialmente ai ‘falchi’ pidiellini) di pazientare e di tenersi pronti perché le urne possono essere sempre dietro l’angolo. Anche se nemmeno lui crede che Monti accetti di guidare palazzo Chigi a tempo.
adnk