Questa mattina, svegliatomi, secondo consuetudine, al canto del mio collega, il gallo della fattoria, io, pollastro razzolante qua e là da mane a sera, sono andato a leggere “Il Corriere della Fattoria” (edizione del Corsera riservata alla nostra categoria).
Come forse saprete, da noi il potere è nelle zampe dei maiali: fanno il buono e cattivo tempo, in omaggio al “sano” principio dell’uguaglianza. Noi animali siamo uguali, salvo i maiali, che sono più uguali di tutti.
Per rendere comprensibile il mio discorso, a voi umani, fingerò che i miei colleghi abbiano cognomi come è in uso da voi. Leggendo appunto il nostro quotidiano, ho colto al volo (altrimenti che pollastro sarei) la dichiarazione di uno dei nostri maiali, a cui assegno il cognome Passigli.
Ecco a voi il testo:”Siccome i pronunciamenti della Consulta tengono in considerazione le situazioni politiche del momento, ho rivisto le mie previsioni. Un mese fa ero convinto che il referendum (sulla legge elettorale) passasse. Ora sono convinto che verrà bocciato…”. Sono certo che tra voi umani, non esiste la sospensione della democrazia, come da noi, in favore dei super-uguali maiali.
Noi, animali della fattoria, ci siamo ormai abituati. Umani, fate tutto il possibile affinché, almeno da voi, i maiali non prendano il comando con la scusa della loro “maggiorata” uguaglianza. E che la vostra Consulta non decida, come da noi, “tenendo in considerazione le situazioni politiche del momento”.
Ma non basta, per mettervi in guardia, vi leggerò anche la dichiarazione del maiale Parisi sullo stesso tema:”È altamente probabile che la consultazione non si terrà”. Mi raccomando! Difendete la vostra democrazia, prendendo a esempio dal disastro della nostra.
guglielmo donnini
(pollastro di seconda categoria)
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