Siamo in una situazione drammatica internazionale, ma dobbiamo difendere il nostro Paese combattendo soprattutto il disfattismo e il catastrofismo di chi sembra godere delle difficoltà che l’Italia affronta nell’ambito di una crisi mondiale.
Noi rivendichiamo la coerenza di un percorso e sappiamo, al di là delle scelte che la politica compierà nei prossimi giorni, che quella lettera che il Governo Berlusconi ha illustrato in sede europea, è l’impegno dell’Italia, è ciò che stiamo attuando e ciò che deve essere fatto. Si tratta in sostanza di una politica che noi abbiamo contribuito a costruire.
Le manifestazioni di odio, che nelle ultime ore a Roma hanno trovato assolutamente impreparati i responsabili operativi dell’ordine pubblico, la dicono lunga sulle conseguenze delle campagne denigratorie alimentate da anni dalle sinistre politiche, televisive e giornalistiche.
Anche dal clima che si creerà nel Paese dipenderà l’esito di questa fase politica. Non è certamente ipotizzabile che una grande forza politica democratica e popolare come il Pdl, che pratica un normale confronto politico, possa accettare la limitazione della agibilità democratica. Il nostro partito esprimerà valutazioni severe a tutti i livelli.
Sarkozy voleva venire in Italia per impicciarsi del nostro governo? Spero la notizia sia falsa. Oppure aveva fretta perché in primavera, dopo la sua
prevista sconfitta elettorale, in Italia potrebbe venire solo da turista. Il presidente francese si occupi dei suoi conti pubblici e delle sua banche che
vanno molto peggio che in Italia. E viva con serenità i suoi ultimi mesi all’Eliseo.
Veronesi al governo? Non è possibile viste le sue posizioni sul tema della bioetica. La sua presenza, al di là del rispetto per la sua persona, renderebbe impossibile un voto a favore del governo. Una fase tecnica non archivia, per persone come me, le posizioni chiare per la vita. Non c’è solo l’economia e la salvezza dei banchieri, che causano le crisi e poi si spacciano per salvatori della patria.
Maurizio Gasparrri