Tra il guano ed i volatili morti nel sottotetto, i pazienti in barella scaricati nel parcheggio, ascensori nuovi ma inadeguati a trasportare i letti dei
pazienti, i furti all’interno dei reparti, le infiltrazioni d’acqua e i tanti altri problemi dell’ospedale di Mirandola, ora anche la presenza di locali
utilizzati come casa propria da stranieri senza fissa dimora pare essere diventata la prassi. Bagni utilizzati da extracomunitari come fossero i propri
di casa, corridoi utilizzati come bivacchi notturni sono all’ordine del giorno.
Il tutto in barba alle promesse che gli Assessori Bissoni prima e Lusenti poi, mi hanno dato negli anni passati in risposta alle diverse interrogazioni che ho presentato su tutti questi problemi”.
Così il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, in merito alla degradante situazione registrata all’ospedale di Mirandola, in provincia di Modena, dove molti locali e servizi igienici continuano ad essere utilizzati da stranieri indigenti e senza dimora
“Dopo anni di mancate risposte è certo che quello scempio non è più tollerabile. Per questo ho presentato una nuova interrogazione nella speranza che si cambi registro. Non mi accontenterò più di sentire dire che verrà aumentata la vigilanza o il numero di telecamere.
Evidentemente questo è contato ben poco. Bisogna passare a strumenti e modi più efficaci. Non sta a noi entrare nel merito di quali adottare. Fatto sta che pulizia va fatta, e subito”.