Il Circondario di Imola aspetta la risposta del Presidente Daniele Manca sull’inchiesta della Guardia di Finanza in merito al Piano strutturale dei dieci comuni dell’ente. Ma l’Assemblea di novembre potrebbe saltare a causa della sovrapposizione con il Consiglio comunale.
Potrebbe essere mercoledì 30 novembre la giornata in cui Daniele Manca, Primo Cittadino di Imola e Presidente del Circondario, riferirà all’Assemblea dell’ente di Via Boccaccio in merito all’inchiesta avviata dalla Guardia di Finanza sul Piano Strutturale Comunale, il nuovo strumento urbanistico che sostituirà i piani regolatori delle dieci amministrazioni che compongono il Circondario, e che nelle intenzioni dei suoi inventori dovrebbe delineare il futuro dei dieci territori in maniera unitaria.
Il condizionale, però, è d’obbligo, perché per lo stesso pomeriggio è già stato convocato anche il Consiglio comunale. E Armando Manocchia, il consigliere di opposizione che ha presentato un’interrogazione al riguardo, aspetta.
(Nel servizio, l’intervista ad Armando Manocchia, Consigliere indipendente del Circondario)
Ma quello del Psc, atteso da sei anni e non è ancora partito, non è il solo ritardo che vede protagonista il Circondario. C’è una Commissione, quella di garanzia la cui presidenza spetta secondo lo Statuto alle opposizioni, ancora senza una guida.
(Nel servizio, l’intervista ad Armando Manocchia, Consigliere indipendente del Circondario)
E anche la composizione dell’Assemblea non è del tutto chiara. L’ex candidato a Sindaco di Castel Del Rio del Partito Democratico, sconfitto alle elezioni e che quindi dovrebbe sedere a fianco di Manocchia, si ritrova invece fra i banchi della maggioranza.
(Nel servizio, l’intervista ad Armando Manocchia, Consigliere indipendente del Circondario)