Come sostiene Ricolfi, la differenza alle prossime elezioni sarà ancora determinata dal comportamento degli elettori del sud.
Saranno gli elettori delle regioni che vantano la maggiore evasione fiscale e contributiva, insieme a una pletora di problemi mai risolti, a fare la drammatica differenza.
Dove il Terzo Polo ha i suoi campi di raccolta. Dove, Fini, il mesto vessillifero della nuova destra, cosiddetta moderna ed europea, ha ancora qualche residua chance di raccogliere voti. Siccome siamo in democrazia, e i voti si contano e non si pesano, bisogna prendere atto della realtà.
Non sarò certo io a condannare gli elettori del sud, come farebbe Eco quando giudica minus habens chi vota o votava Berlusconi. E non dirò degli elettori del sud:”O Franza o Spagna purché se magna”.
Per riequilibrare la tristissima condizione della spesa pubblica, ci vorrebbe che una parte di coloro, che si dicono disgustati dalla politica, decidessero di andare a votare. Sembrerebbe semplice, ma è complicatissimo.
C’è chi lascia gli altri decidere per lui. Mi sta bene lo stesso, ma vorrei non sentire lamentele a cose fatte.
guglielmo donnini