Con la città in ginocchio e mentre la polizia cercava di verificare le condizioni delle persone travolte dall’ondata di pioggia e di fango e i cittadini si univano in una catena di solidarietà, c’è chi, come tre romeni, ha tentato di approfittare della confusione e “arraffare” oggetti e cose lasciati momentaneamente incustoditi.
Al momento, sono nove le persone arrestate, e altri due minorenni sono stati deferiti in stato di libertà, da quando è scattata l’emergenza alluvione, con l’accusa di sciacallaggio. Si tratta di tre romeni, tre ecuadoriani, due tunisini e una moldava. I minorenni denunciati sono ecuadoriani. I tre romeni, tra i 29 e i 37 anni, e la moldava senza fissa dimora di 32, sono stati sorpresi dai carabinieri in via XX settembre dentro una profumeria.
I tre ecuadoriani sono stati invece fermati in Corso Sardegna, carichi di merce rubata poco prima. In Corso Sardegna sono stati trovati anche i due minorenni che avevano appena svaligiato una cartoleria. In via Granello, infine, un equipaggio della volante ha notato due tunisini ventenni che uscivano da un supermercato, con prodotti vari, tra cui una macchina fotografica, schiuma da barba e calze. Tutta la merce rubata è stata recuperata.
I sette “sciacalli” resteranno in carcere. Il giudice monocratico, Massimo Todella, ha convalidato gli arresti al termine del processo per direttissima. Saranno processati rispettivamente il 22 novembre e il 15 dicembre. Tutti hanno negato di aver avuto intenzione di rubare alcunché.
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