La Grecia rinuncia al referendum Bce taglia i tassi, volano le Borse

Papandreou rinuncia alla consultazione popolare sul piano di salvataggio e apre a un governo di transizione. Contatti con l’opposizione. G20: “Italia impegnata a riduzione debito“. Monito Ue a Roma: “Attuare subito le misure“. Da Cannes sei punti a sostegno della crescita. Prima mossa di Draghi: ”Governi siano inflessibili”

Preceduto da una serie di bilaterali e di prevertici della zona euro e dei Brics, tra le minacce di un’uscita della Grecia dalla moneta unica – poi scongiurata con il passo indietro di Papandreou – e i timori e le pressioni sull’Italia, si è aperto a Cannes il summit del G20.

Quanto al nostro Paese, l’Italia “e’ impegnata a raggiungere rapidamente una riduzione del debito sul Pil a partire dal 2012 ed al pareggio di bilancio entro il 2013″ si legge nella bozza del piano d’azione del summit del G20 di Cannes.

Questo obiettivo – si legge nel testo che circola a Cannes – basato sulla piena attuazione del pacchetto fiscale da 60 miliardi di euro approvato durante l’estate, sara’ sostenuto dal rafforzamento delle regole di bilancio, che deriva sia dalla legislazione europea che dall’introduzione nella Costituzione della regola sul pareggio di bilancio. L’Italia si impegna ad attuare, totalmente e rapidamente, il piano globale di crescita a sostegno delle riforme strutturali annunciato il 26 ottobre”.

Nella bozza di Piano d’azione del G20 sono contenuti sei punti per rafforzare le basi di medio periodo per la crescita. “Le azioni per affrontare i rischi immediati per la ripresa devono essere completate da riforme ampie e costanti per rafforzare la fiducia, per aumentare la produzione globale e creare posti di lavoro”. “L’economia globale – si legge nel testo – e’ entrata in una fase nuova e difficile. La crescita globale si e’ indebolita, i rischi di rallentamento sono aumentati e la fiducia e’ diminuita”, mentre l'”incertezza sulla sostenibilita’ dei livelli di debito pubblico in alcune economie avanzate e’ aumentata”.

In questo contesto, i leader del G20 hanno concordato sei punti a sostegno della crescita: impegno per consolidamento fiscale, impegni per
sostenere la domanda privata nei Paesi attualmente in surplus e, dove opportuno, per spostare la domanda dal settore pubblico a quello privato nei
Paesi in deficit, riforme strutturali per sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro nei Paesi del G20, riforme per rafforzare il sistema
finanziario nazionale e globale, misure per promuovere il commercio estero egli investimenti, respingendo il protezionismo in tutte le sue forme, e,
infine, azioni per promuovere lo sviluppo.

“In Europa – si legge ancora nella bozza circolata a Cannes – i rischi del debito sovrano in alcuni Paesi hanno provocato una difficile dinamica di
aumenti dei costi di interesse e di tensioni nel sistema bancario, che stanno adesso pesando sulla fiducia e sull’economia reale nell’area euro. Le previsioni di crescita nell’eurozona adesso sono piu’ deboli e la disoccupazione piu’ alta”. Ancora, il G20 nota come negli Stati Uniti “la ripresa sia
piu’ bassa di quanto previsto” e che, in questo contesto, “una maggiore certezza e determinazione sul consolidamento di bilancio di medio
periodo contribuira’ al rafforzamento della crescita”.

Quanto alle economie emergenti, “ci sono chiari segnali di rallamentamento della crescita dal momento che gli sviluppi nelle economie avanzate cominciano a pesare su questi Paesi”. Tra l’altro, “la mancanza di flessibilita’ nei tassi di cambio in alcuni Paesi limita le opzioni politiche per affrontare questi rischi”.

Di fronte a queste sfide, affermano i leader del G20, siamo d’accordo che “una cooperazione rafforzata nella politica internazionale sia ora necessaria” e per questo e’ stato concordato “un Piano d’azione per affrontare le vulnerabilita’ di breve periodo e per rafforzare le basi per la crescita nel medio termine”. “Siamo fermamente impegnati a sostenere la ripresa, ad assicurare la stabilita’ finanziaria ed a ripristinare la fiducia”, affermano ancora, assicurando che “il nostro obiettivo finale e’ di creare piu’ e migliori posti di lavoro per i nostri cittadini, per promuovere l’inclusione sociale in tutti i Paesi e per sostenere lo sviluppo e la riduzione della poverta’, in particolare nei Paesi meno sviluppati”.

Il G20 “si impegna inoltre a prendere tutte le misure necessarie per preservare la stabilita’ del sistema bancario e dei mercati finanziari:
assicureremo che le banche siano adeguatamente capitalizzate e abbiano accesso sufficiente ai finanziamenti per affrontare i rischi attuali”. nella bozza inoltre si riafferma che le banche centrali “continuano a essere pronte a fornire liquidita’ alle banche come richiesto”.

I leader del G20 “si impegnano” infine perche’ il Fondo monetario internazionale abbia “le risorse adeguate per svolgere le sue responsabilita’ sistemiche”.

Da Bruxelles intanto è arrivato un nuovo monito all’Italia. “Tutte le misure decise devono essere attuate nei tempi presentati ai partner europei” al vertice del 26 ottobre, ha ribadito Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo agli Affari economici e monetari.

“Il compito prioritario è di risolvere la crisi del debito nell’eurozona”, ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, al termine di un incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy, mentre alla cancelliera tedesca Angela Merkel, di cui ha elogiato la leadership, ha rinnovato l’appello ad attuare “in modo completo e deciso” l’accordo raggiunto la settimana scorsa a Bruxelles.

Se gli Stati Uniti promettono che saranno “alleati” dell’Europa per sostenerla in questa fase di crisi, la Cina gela invece un po’ le speranze di quanti si attendono un aiuto immediato e sostanziale da parte di Pechino. “Sta soprattutto all’Europa risolvere il problema del debito
europeo”, ha scandito il presidente cinese Hu Jintao.