Doveva essere un do di petto, tipo “All’alba vincerò! Vincerò! Vinceròooo!”, sarà una fetecchia.
In mezzo ai no dalla Lega e con la minacciata “frondina” dei sei sacrestanelli, tentati da Pierfurby, finisce in vacca il Cavaliere. E l’Italia con lui. Un Paese da sempre oscillante tra la tragedia e la farsa. Miserie, qualche rara nobiltà, e Pulcinella nello sfondo.
Cercando l’Unione europea, ci ritroviamo in mezzo al golpe economico/finanziario di due apprendisti stregoni, a vantaggio della grande speculazione globale. Che dovrebbe pagare la “cagnotta” agli occasionali compari Angela e Nicolas. Se non è il gioco delle tre carte, poco ci manca. Una terribile guerra senza cannoni. Più distruttiva. Forse.
guglielmo donnini