Crisi, dal governo nessun decreto legge. Via libera a un maxiemendamento

Niente decreto legge dal Consiglio dei ministri di ieri sera, che era stato convocato per discutere delle misure anticrisi. Il governo ha optato per un maxiemendamento da collegare alla legge di stabilità in discussione al Senato. Le misure ora approderanno al G20, che questa mattina prende il via a Cannes. Sotto i riflettori dei grandi del mondo non c’è infatti solo la situazione della Grecia, ma anche quelle di Italia e Spagna.

Non ci saranno misure che colpiranno i patrimoni, così come non ci saranno i prelievi sui conti correnti.

Ieri è stata una nuova giornata di fibrillazione per la maggioranza alla vigilia del G20 di Cannes. Preoccupato dal giudizio dei mercati finanziari, Berlusconi aveva trascorso l’intera mattinata tra Palazzo Chigi e via del Plebiscito per mettere a punto il provvedimento con le misure anticrisi promesse a Bruxelles con la lettera d’intenti. Dopo il vertice interministeriale, il premier ha convocato in serata un Cdm straordinario per il varo del provvedimento che presenterà domani al summit con i capi di Stato e di governo.

Un nuovo alt sulle pensioni era arrivato da Umberto Bossi. ”Facciamo scoppiare la rivoluzione di sicuro…” aveva risposto il leader della Lega a chi gli chiedeva cosa farà se la riforma delle pensioni dovesse essere tra le misure anticrisi. Il Senatur ha mostrato prima il dito medio e poi ha spiegato: ”Se togliamo le pensioni ai lavoratori che hanno sempre lavorato per dare i soldi a Roma” scoppia la rivoluzione. Bossi ha anche risposto con una pernacchia a un ipotetico governo Monti.

Poi si è trincerato dietro un ‘no comment’ alla domanda se ritenesse necessario un passo indietro di Silvio Berlusconi. A questo punto il premier deve lasciare Palazzo Chigi?, hanno insistito i cronisti. A fare ”Berlusconi non lo fa. Inutile chiedere, tanto quello non lo fa”, ha tagliato corto il Senatur.

adnk