Sacconi: “Scontri di Roma, nuclei clandestini operano per la rivolta”

“Quello che è successo a Roma è sì sintomo di insofferenza giovanile, ma indica anche che sono al lavoro nuclei organizzati che operano clandestinamente per trasformare il disagio in rivolta” dice il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in una nota.

“I terroristi e i violenti organizzati in Italia, come dimostrano i decenni tristi che abbiamo vissuto, non sono venuti da Marte: li abbiamo allevati nelle nostre scuole, nelle nostre università, nelle nostre case. E con molta tolleranza politica, culturale, istituzionale”, prosegue Sacconi. “La Germania non ha fatto cosi. Che cosa significa ciò? Significa che il terrorismo non nasce da lucide elaborazioni estremiste prodotte all’interno del quadro politico, ma nasce dal ventre della società, da pulsioni che diventano irrefrenabili quando la dialettica politica da strada diventa linea politica”, spiega ancora.

“Ricordiamo l’uccisione del commissario Calabresi: per oltre due anni Calabresi è stato indicato, anche sulla stampa ‘borghese’, come il defenestratore di Pinelli, creando il clima e il ‘contesto’ (ricordate Sciascia?) in cui è maturato, fino alla scontata conclusione, il delitto Calabresi. Facciamo un salto di quasi trent’anni: abbiamo scordato ‘il contesto’ in cui è maturato l’assassinio di Marco Biagi?”.

Sacconi infine risponde sul “complesso dispositivo” che lo protegge così come protegge altri. “Per ciascuno le autorità hanno deciso sulla base di notizie precise? Qualcuno ha fatto loro ‘i nomi’? Niente di tutto ciò: le scorte vengono assegnate prevalentemente sulla base di analisi di ‘contesto’, che tengono conto del clima politico, sociale e criminale nel quale chi è sottoposto a tutela si trova ad operare. La prevenzione seria si basa non solo su dati certi, ma anche e soprattutto sull’intelligenza dei fenomeni”.

”Il dissenso è necessario e costituisce il sale della democrazia – conclude -. Quando esso muove dal rispetto dell’avversario è ancor più efficace e convincente. Soprattutto se si ha fiducia nelle proprie ragioni”.

”Sacconi continua a seminare cortine fumogene – attacca il segretario del Prc, Paolo Ferrero – per coprire le proprie malefatte antioperaie: gli unici nuclei clandestini presenti in Italia sono le P3, le P4 e tutte le aggregazioni più o meno malavitose che costituiscono il centro del nucleo di potere berlusconiano”.

adnk