“C’è poi un secondo tipo di evasione fiscale, di soravvivenza o di autodifesa, è l’evasione di quanti, se facessero interamente il loro dovere fiscale,
andrebbero in perdita o dovrebbero lavorare a condizioni così poco remunerative da rendere preferibile chiudere l’attività. In questo caso quel che serve è innanzitutto una drastica riduzione delle aliquote che gravano sui produttori, altrimenti il risultato della lotta all’evasione è semplicemente la distruzione sistematica dei posti di lavoro, un’eventualità che peraltro si sta già verificando:le regioni in cui Equitalia ha ottenuto i maggiori successi sono le stesse in cui ci sono stati più fallimenti (vedi il dramma recente della Sardegna).” A scrivere così è il bravissimo Luca Ricolfi, sociologo e docente di Analisi dei dati, fondatore dell’Osservatorio del Nord-Ovest e della rivista”Polena”. Non è un uomo di destra e possiede un dono che gli va subito riconosciuto:una adamantina onestà intellettuale. È l’amico che vorresti sempre al tuo fianco per aiutarti a scoprire l’altra faccia della luna. Ricolfi scrive, a proposito del bilancio del bilancio del quarto governo Berlusconi:”La prima (impressione) è che tutto si possa dire del governo, tranne che sia stato con le mani in mano:riforma della pubblica amministrazione (Brunetta), riforma delle pensioni (SacconiTremonti), riforma della scuola e dell’università (Gelmini), federalismo (Calderoli-Bossi), riforma dei servizi pubblici locali.”. Troverete questo è molto molto di più nel libro appena uscito di Luca Ricolfi:”La repubblica delle tasse”= Rizzoli
guglielmo donnini