Sacconi: l’obbiettivo è assumere, non licenziare!

“Licenziamenti facili” è un titolo che serve solo a spaventare una società già insicura ma che non rappresenta le misure suggerite dall’Europa ed accolte dall’Italia con altre proprie integrazioni. Nel comunicato conclusivo il Consiglio europeo ha ripreso letteralmente le sue raccomandazioni all’Italia del luglio scorso in relazione alla strategia Europa 2020.

L’obiettivo è chiaro: incoraggiare le imprese a crescere ed assumere a tempo indeterminato! Senza il timore che ove le cose vadano male per l’azienda nel suo insieme, per uno specifico progetto di espansione, per un rapporto di lavoro, si producano grandi difficoltà nel fare il passo indietro. In tempi di aspettative incerte è ancor più doveroso eliminare ogni paura di crescere e incentivare la propensione a fare più occupazione stabile. Anche per questo abbiamo dichiarato di voler contrastare l’abuso delle collaborazioni a progetto e dei tirocini.

L’Italia si è peraltro impegnata a rendere ancora più efficienti i propri tradizionali strumenti di sostegno al reddito integrandoli anche con quelli dei datori di lavoro. Perché nessuno sia lasciato solo nella difficile transizione ad un altro lavoro.

Nella stessa lettera l’Italia ha ribadito di voler promuovere in particolare l’occupazione giovanile e femminile, soprattutto nel Mezzogiorno. Gli strumenti indicati sono l’incentivazione dell’apprendistato, i contratti agevolati di inserimento per le donne, il credito di imposta per le nuove assunzioni nelle aree svantaggiate.

Su questi temi apriremo presto un tavolo di confronto con le parti sociali, che invitiamo ad approfondire il merito senza pregiudizi. Così come l’opposizione ha l’opportunità di dimostrare la propria modernità accettando il confronto su una linea europea. I “no” non fanno né crescita né occupazione. E tantomeno aiutano la stabilità.

Maurizio Sacconi

La lettera integrale inviata dall’Italia alla UE

http://www.ilgiornale.it/web/vid/letteraitalia.pdf