Provvedimenti anti-crisi, insorgono i sindacati

Cgil - Susanna Camusso

Non piacciono ai sindacati i provvedimenti annunciati dal governo italiano nella lettera inviata a Bruxelles i cui contenuti sono stati anticipati dall’Adnkronos.

“A giudicare dalle indiscrezioni di stampa che trapelano, lo spirito riformatore del governo si traduce in un ennesimo attacco sui licenziamenti, sul lavoro precario, sulle pensioni e che colpiscono in particolare le donne e il mezzogiorno”, afferma, il leader della Cgil Susanna Camusso. “Abbiamo visto le dichiarazioni di altre organizzazioni sindacali e siamo per proporre a tutti un’iniziativa di mobilitazione unitaria che rimetta al centro le ragioni del lavoro e della crescita negate da questo governo”.

Anche il leader della Cisl Raffaele Bonanni infatti pensa a una reazione. “Reagiremo nelle prossime ore – annuncia ai microfoni di Sky – ma questo non è un gioco di società”, ammonisce. Quanto a uno sciopero generale “vedremo cosa fare”.

Certo è che “procedendo così non si farà mai una riforma ma (delle pensioni, ndr) si attaccheranno solo le persone più deboli”, afferma Bonanni in merito all’aumento dell’età pensionabile a 67 anni nel 2026. “Per questo non siamo d’accordo con un governo che non ha fatto tante altre cose; dalla lotta all’evasione alla patrimoniale. Né vuole affondare il bisturi nei costi dello Stato e delle amministrazioni locali che sono esorbitanti. Tutti sanno che bisogna fare sacrifici ma come in ogni buona famiglia, quando non è il genitore a dare l’esempio quelli che stanno sotto non lo seguono”, ricorda Bonanni, ribadendo come il sistema italiano sia in equilibrio.

Analoga la reazione della Uil su pensioni e licenziamenti: “La nostra reazione non potrà che essere la più ferma. Domani la segreteria assumerà le decisioni conseguenti”, annuncia il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani, risponde alla lettera del governo alla Ue su pensioni e licenziamenti.

adnkronos