32 miliardi per collegare l’Europa. Ma il ponte di Messina “tocca all’Italia”

“Il meccanismo per collegare l’Europa prevede un investimento di 31,7 miliardi di euro per ammodernare le infrastrutture di trasporto europee, costruire i collegamenti mancanti ed eliminare le strozzature”. Cosi’ la nota della Commissione Ue che presenta il piano di investimenti pari a 50 miliardi di euro destinato a migliorare le reti europee di trasporto, energia e digitali dal quale pero’, e’ rimasto escluso il ponte sullo stretto di Messina.

L’impegno comprende “10 miliardi di euro accantonati nel Fondo di coesione per progetti di trasporto nei paesi della coesione, mentre i rimanenti 21,7 miliardi sono stati messi a disposizione di tutti gli Stati membri per investimenti nelle infrastrutture di trasporto”.

L’obiettivo e’ di “migliorare i collegamenti tra le diverse parti dell’Ue, per facilitare gli scambi di merci e la circolazione delle persone tra i paesi”. Concentrandosi “sui modi di trasporto meno inquinanti”, il meccanismo per collegare l’Europa “rendera’ il nostro sistema di trasporto piu’ sostenibile, dando inoltre ai consumatori una piu’ ampia scelta su come viaggiare”.

In Europa i sistemi di trasporto si sono tradizionalmente sviluppati lungo assi nazionali, per cui, al momento della pianificazione, della gestione e del finanziamento dei progetti transfrontalieri “l’Ue dovra’ svolgere un ruolo cruciale di coordinamento tra gli Stati membri”.

Una rete ben funzionante “e’ fondamentale per il buon funzionamento del mercato unico e per promuoverne la competitivita’”. La Commissione europea ha proposto di “creare corridoi per coprire i piu’ importanti progetti transfrontalieri, prevedendo che, entro il 2020, saranno necessari 500 miliardi di euro per realizzare una rete veramente europea, di cui 250 miliardi saranno destinati a eliminare le strozzature e a completare i collegamenti mancanti nella rete principale”.

IL PONTE, UNA FERITA – Pur rappresentando “una ferita” nelle reti trans-europee, “la questione del ponte sullo Stretto verra’ lasciata alle autorita’ italiane”. Lo afferma il Commissario europeo per i Trasporti, Siim Kallas, presentando a Bruxelles il piano “Connecting Europe Facility” che prevede di incrementare il valore su scala europea dei progetti infrastrutturali. Come anticipato da alcune indiscrezioni il Ponte non fara’ parte della lista di opere finanziate dalla Commissione: “Ora come ora posso solo dire che noi non ci stiamo impegnando sullo Stretto” ha precisato Kallas.

Non prevedere il finanziamento del ponte sullo Stretto e’ certamente una ferita nella rete. Ma la decisione sul sistema di collegamento da utilizzare per collegare Sicilia e Calabria – via mare o attraverso il ponte – spetta alle autorita’ italiane”. Il commissario europeo alla Politica regionale, Johannes Hahn, secondo una nota della Regione Sicilia che ne riporta le parole, “non ha dubbi sulle scelte prese dalla Commissione”. La Sicilia, dice Hahn secondo quanto riportato dalla nota della Regione Sicilia, “doveva essere collegata. E’ una questione di logica e di numeri. Palermo e’ una area metropolitana. I dati sono inequivocabili”.

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