“Violenza alle donne: le culture e le ortodossie del disprezzo”

“Oltre il velo: delle violenze alle donne: le culture del disprezzo”, è il tema con il quale si aprirà la seconda Giornata di lavoro 2011 del Pio Manzù. L’edizione 2011 delle Giornate Internazionali di Studio si svolge a Rimini fino a domenica 23 ottobre e si interroga su: “XXI Femminile. Dal secolo breve al secolo delle donne. Risposte di genere al futuro dell’umanità”.

La violenza sulle donne è ancora oggi tacitamente accettata in molte società, nascosta dietro porte e muri di silenzio. È invece una delle più diffuse e sistematiche violazioni dei diritti umani nel mondo: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità una donna su cinque ha subìto nella sua vita abusi fisici o sessuali da parte di un uomo.

Quasi il 50% di tutti i tentativi di violenza sessuale nel mondo riguardano ragazze di 15 anni o più giovani.

La rivista giuridica della facoltà di legge della Harvard University riferisce che negli Stati Uniti ogni 15 secondi una donna viene aggredita o subisce un abuso fisico o psicologico. La violenza sulle donne nei Paesi sottosviluppati è ancora a livelli di altissima diffusione: circa il 13% delle donne subisce violenza fisica da severa a moderata durante la gravidanza.
Secondo una recente inchiesta, in un distretto del Kenia, il 42% delle donne intervistate venivano picchiate regolarmente dal marito. La violenza domestica è la più comune forma di violenza contro le donne e troppo spesso risulta essere fatale. Una percentuale che va dal 40 al 70 per cento delle donne uccise in Australia, Canada, Israele, Sud Africa e Stati Uniti è morta per mano di mariti o fidanzati.

Per darsi uno strumento più efficace di difesa contro la violenza sulle donne, gli Stati membri dell’ONU hanno creato UN Women, un organismo che si concentrerà esclusivamente sulla promozione dei diritti delle donne, sulla parità di genere e sull’empowerment femminile.

Discuteranno di questi temi la giornalista, Valeria Palombo, Caporedattore centrale de L’Europeo, Alessandra Bagnara, Presidente di Linea Rosa, nel triennio 2008-2011 ha presieduto l’associazione nazionale “D.i.R.e.- Donne in rete contro la violenza”, che raccoglie 58 centri anti-violenza in Italia, Nusha Yonkova, (Bulgaria) Membro della rete di donne migranti sostenuta dalla European Women’s Lobby, coordina l’attività di anti-traffico umano del Consiglio Nazionale dell’Immigrazione in Irlanda, che offre assistenza legale agli immigrati a rischio. Nusha Yonkova è la prima donna immigrata eletta nel consiglio
d’amministrazione del Consiglio Nazionale delle Donne.

Fra gli ospiti attesi ci sono anche Marcello Flores d’Arcais, Professore di Storia Comparata all’Università di Siena e Direttore del Master europeo in Diritti Umani e Studi sul Genocidio e Maria Rita Parsi, Psicologa, psicoterapeuta e scrittrice, ha fondato e dirige la SIPA (Scuola Italiana di Psicoanimazione) ed è Presidente della Fondazione Movimento Bambino. Grande attesa c’è per l’intervento di Souheir Katkhouda, Presidente dell’Associazione Donne Musulmane d’Italia (Amdi), membro del Forum Europeo delle donne islamiche, che parlerà de “Il nuovo Islam femminile che avanza”.