Nessuna spallata al governo è arrivata ieri dal convegno di Todi che, presieduto dal numero uno della Cei (Conferenza episcopale italiana), il cardinal Angelo Bagnasco, ha visto riunite sette organizzazioni cattoliche impegnate nel mondo del lavoro; piuttosto l’iniziativa si è conclusa con un monito ai cattolici ad incrementare la propria presenza in politica.
E’ quanto sostiene il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una nota pubblicata stamani sul sito del governo.
“Secondo certi giornali, ieri Sua Eminenza il cardinal Angelo Bagnasco avrebbe presieduto un convegno destinato a dare una spallata al governo e a impostare direttamente una politica cattolica in senso neodemocristiano e terzopolista”, si legge nella dichiarazione del premier.
“E’ il contrario esatto della verità. Il convegno di Todi si è concluso con la decisione di far lievitare la presenza dei cattolici nella società italiana, attraverso un forte impegno sulle questioni del lavoro, dell’accoglienza e della solidarietà”.
Nella interpretazione di Berlusconi il discorso di Bagnasco indicava che “qualunque impegno dei cattolici deve fondarsi sui principi e sui valori in cui essi credono, a partire dai diritti non negoziabili della persona predicati con forza e intelligenza dalla dottrina della Chiesa, e in particolare da Papa Benedetto XVI”.
“Purtroppo ancora una volta assistiamo ad una ridicola strumentalizzazione delle idee, trascinate nel consueto e grottesco teatrino della politica”, conclude la nota.
Nella conferenza stampa conclusiva del convegno, il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, tirando le somme della giornata ha detto, secondo quanto riferito da un partecipante: “Serve un governo più forte, quello attuale non è adeguato”. Tale dichiarazione ha ispirato i titoli dei principali quotidiani secondo i quali il mondo cattolico inviterebbe Berlusconi a farsi da parte.
reuters