Emulo dell’ultimo Zucchero Fornaciari, Enrico Letta, udito il discorso di Berlusconi, ha dichiarato (cantato ?): “Vedo nero”.
Le visioni apocalittiche del buon Letta non mi appassionano. Mi ha incuriosito piuttosto il suo ispirarsi, volente o no, al re del rock italiano. Sarà stato folgorato da quello Zucchero che, più di dieci anni fa, cantava:”Solo una sana e consapevole libidine salva i giovani dallo stress e dall’Azione Cattolica”?
Devo confessare che, ogni tanto, vedendo Enrico in televisione, mi viene il sospetto che indulga a pratiche onanistiche. Poi, pentito del cattivo pensiero, dico a me stesso:”Vergognati! Solo perché lui non la pensa come te, ti rifugi in battute di quart’ordine”.
Il male della politica è anche questo:quando i politici continuano a ripetere la stessa solfa, si finisce per pensare ad altro. Magari a quel “malandrino” di Zucchero…Sono pronto a ritrattare, qualora Letta precisi:”Vedo nero anche per l’opposizione”.
Tutte le opposizioni si attendevano che Napolitano facesse lo Scalfaro. Delusione grande, nonostante Fini abbia tentato di sgambettare Silvio, con un’improvvida salita al Colle durante il pomeriggio (la “classe” non è acqua). Il capo dello Stato ha deciso di rispettare la Costituzione.
È molto probabile che le opposizioni manifestino la loro delusione uscendo dall’Aula, quando il Cavaliere prenderà la parola. Ci siano o no i voti per il Governo, tutti dobbiamo riconoscere che Napolitano ha saputo essere super partes. Se il Parlamento dovesse bocciare Berlusconi, lo farebbe nel pieno rispetto della norma costituzionale. Non è poco in questa incasinatissima Repubblica. Sarebbe un segnale importante per il futuro. Qualsiasi cosa accada. I cittadini di buona volontà se lo meritano.
Non credo giovi ad alcuno, ma soprattutto al Paese, un passaggio traumatico al dopo-Berlusconi. Non possiamo certo pretendere che Di Pietro sia d’accordo sull’argomento. Ce ne faremo una ragione.
Guglielmo Donnini