“Sul tavolo ci sono tutte le opzioni, e non si può escludere neanche una risposta militare”. Il riferimento, nelle parole del presidente della Commissione parlamentare sulla Sicurezza interna degli Usa, è all’Iran, da cui arriva un allerta attentati.
Le parole del presidente Peter King sono state citate dalla Cnn, mentre le tv americane si chiedono se considerare lo sventato complotto da parte dell’Iran come un atto di guerra.
L’Unione Europea ha espresso “grande preoccupazione” per le notizie su un presunto complotto iraniano per uccidere l’ambasciatore saudita a Washington ed ha avvertito che, “se i fatti saranno confermati, potrebbero esserci gravi conseguenze internazionali”.
Il ministro degli Esteri iraniano Ali Akbar Salehi ha parlato di possibile ”scontro” con gli Stati Uniti, in seguito alle accuse mosse da Washington a Tehran circa il complotto contro l’ambasciata saudita in Usa.
Parole molto dure quelle di Salehi. ”Noi non cerchiamo lo scontro, la nostra politica si basa sul principio della cooperazione. Se gli americani vogliono screditarci, ne pagheranno le conseguenze”, ha dichiarato Salehi ai giornalisti al termine di una seduta del Consiglio dei ministri.
”Non vogliamo che si giunga ad un conflitto. Ma se gli Usa cercheranno di imporci qualcosa sara’ la loro fine. Ai loro pugni risponderemo con schiaffi tali che non potranno piu’ rimettersi in piedi”.