Carneficina al Cairo, esercito spara contro cristiani copti: 23 morti e centinaia di feriti.
”Nulla e’ stato fatto per risolvere i problemi della comunita’ cristiana’, e’ la denuncia sollevata ieri da Shenuda III, la piu’ alta autorita’ dei copti d’Egitto.
Restano in vigore le restrittive norme che riguardano la possibilita’ di costruire o ristrutturare le chiese, viene continuamente rinviata l’approvazione della legge contro le discriminazioni religiose, e soprattutto non si pone alcun argine all’odio anti-cristiano che dilaga nell’Alto Egitto e stringe le comunita’ dei copti nella morsa della paura”.
”Ma i cristiani non si rassegnano, non si piegano al ricatto e non si chiudono nel silenzio. La rivoluzione incompiuta li vede protagonisti: perche’ la liberta’ religiosa e’ la cartina di tornasole di tutte le conquiste democratiche sognate dalle piazze arabe”.