BRUXELLES – E’ indispensabile investire 270 miliardi di euro nello sviluppo delle reti a banda larga entro il 2020 perche’ “un aumento della sua penetrazione del 10% nell’Unione europea darebbe un contributo alla crescita annua del Pil in Europa tra il 0,9 e 1,5%’.
Questa l’indicazione data dal commissario Ue responsabile per l’Agenda Digitale Neelie Kroes nel suo intervento al ‘Digital Agenda Summit’ di Bruxelles organizzato da ETNO (European Telecommunications Network Operators) e dal Financial Times. Ma “gli operatori alternativi ritengono che i prezzi di accesso al rame sono esagerati – ha detto il commissario – e con la consultazione pubblica lanciata abbiamo fatto il primo passo verso la riduzione dei prezzi di accesso alle reti in rame”.
“La Kroes – segnala Innocenzo Genna, ex – presidente dell’Ecta, l’associazione che riunisce i principali operatori alternativi di rete fissa europei – riconosce che l’attuale prezzo del rame rappresenta un disincentivo agli investimenti nelle reti di nuova generazione e ritiene corretto ricondurre i prezzi dei servizi di accesso al rame al livello dei costi effettivi”.
(ANSA)