Otto uomini del Bangladesh residenti in Arabia Saudita sono stati decapitati con la sciabola ieri a Ryad, per pene varianti dall’omicidio al furto. Lo scrivono i giornali sauditi citando il ministero degli interni.
Gli otto condannati, ha precisato il ministero in un comunicato, facevano parte di un gruppo di undici persone originarie del Bangladesh, che avevano rubato dei beni in un deposito dopo aver legato una guardia egiziana e averla lasciata morire sul posto. Il ministero ha anche annunciato l’esecuzione di due sauditi. S
algono ad almeno 56 i condannati a morte uccisi dal gennaio di quest’anno. Amnesty International ha stigmatizzato il mese scorso il “ritmo allarmante” delle condanne eseguite, chiedendo una moratoria.
Secondo l’ong, almeno 140 persone erano nel corridio della morte in settembre, mentre nel 2010 il numero di esecuzioni era stato di 27. Passibili di pena capitale in Arabia Saudita sono lo stupro, l’omicidio, l’apostasia, il furto a mano armata e il traffico di droga, in base alla Sharia, la legge islamica.
(ats)