I toni apocalittici sul nostro futuro, in particolare quello dei giovani, si fanno ogni giorno più pressanti e più accesi. Una sorta di masochismo crescente si alimenta con la partecipazione di molti intellettuali, alla permanente ricerca dell’affermazione di sé; quasi fosse la soluzione migliore salire sul carro che sfila in quel momento dato. Una forma di presenzialismo ad ogni costo, come quella che prende tutti i coglitori di occasioni buone per non sentirsi esclusi.
Si è perduto il gusto della sottrazione, sopraffatto da quello dell’addizione, in cui annega ogni differenza. È la riproposizione del tema della notte in cui “tutti i gatti sono bigi”.
Bisogna uscire dalla pumblea atmosfera dei piagnoni. La vita non finisce se dobbiamo fare più sacrifici, se dobbiamo lavorare di più, e meglio, finché siamo in grado di farlo.
Abbiamo vissuto a lungo al di sopra delle nostre possibilità; facciamo in modo che le difficoltà dell’oggi non si trasformino domani in tragedia, solo perché abbiamo perduto il gusto del FARE. Ciascuno dia il suo contributo in tal senso, impegnandosi anche nel volontariato.
Lasciamo perdere il bla bla. Siamo ancora in tempo. Diamoci tutti quanti una mossa!
guglielmo donnini