Prima lo hanno messo su una croce, poi gli hanno amputato la mano destra e il piede sinistro. È l’atroce punizione inflitta dalle milizie islamiche somale di Al Shabaab nei confronti di un giovane accusato di essere stato l’autore di una rapina a mano armata.
La punizione è stata eseguita nel campo profughi di Alamada alla periferia di Mogadiscio, davanti a centinaia di curiosi. I miliziani del Al Shabaab hanno giustificato davanti alla folla l’orribile mutilazione inflitta al ragazzo dicendo che egli avrebbe tentato di rubare un cellulare e due pistole ad alcuni membri della milizia somala.
È stato poi individuato e arrestato dagli stessi combattenti che hanno setacciato in lungo e largo i campi profughi che si trovano intorno alla capitale somala Mogadiscio per individuare l’autore del tentato furto.