Gli Stati Uniti stanno costruendo una rete di basi segrete per droni nel Corno d’Africa e nella penisola arabica nell’ambito di una aggressiva campagna contro i gruppi legati ad al Qaeda in Somalia e Yemen, scrive oggi il quotidiano “Washington Post” citando funzionari statunitensi.
Una delle basi dei velivoli senza pilota è in costruzione in Etiopia e un’altra è stata installata nelle isole Seychelles, nell’Oceano Indiano, scrive il giornale.
Una piccola flotta di droni “cacciatori-killer” ha ripreso le operazioni nelle isole nei giorni scorsi dopo che una missione sperimentale ha dimostrato che le macchine possono effettivamente pattugliare la Somalia anche da tale distanza, scrive ancora il giornale.
Le forze armate statunitensi hanno anche fatto volare droni sulla Somalia e lo Yemen da basi in Gibuti, mentre la Cia sta costruendo una striscia aerea segreta nella penisola arabica allo scopo di utilizzare droni per lo Yemen.
La Casa Bianca non ha voluto commentare la notizia.
Gli Stati Uniti e le autorità delle Seychelles hanno ammesso in passato la presenza di droni nelle isole, spiegando però che la loro missione primaria è quella di individuare e seguire le tracce dei pirati.
Ma cablogrammi riservati Usa indicano che i velivoli senza pilota hanno anche condotto missioni anti-terrorismo sui cieli della Somalia, a circa 1.280 km a nord-ovest, scrive il Post.
Il giornale dice che i cablogrammi, ottenuti da WikiLeaks, rivelano che rappresentanti Usa hanno chiesto ai dirigenti delle Seychelles di tenere segrete le missioni anti-terrorismo.
reuters