Manovra, stangata Irpef comunale: ’74 euro in piu’ a testa’

Per gli emiliano-romagnoli potrebbe arrivare una stangata da 74 euro solo di addizionale comunale Irpef. Lo calcola la Cgia di Mestre, che ipotizza un aumento di gettito nella nostra regione di 200 milioni di euro. Ma non sarebbe l’Emilia-Romagna la regione più colpita d’Italia. A livello medio nazionale, infatti, la Cgia stima un costo per ciascun contribuente di 85 euro all’anno, con una penalizzazione superiore per i redditi più alti. Gli aumenti più consistenti dovrebbero arrivare in Trentino Aldo Adige (+178 euro per contribuente), in Val d’Aosta (+164 euro) e Lombardia (+130 euro).

Il ragionamento è semplice: il Governo ha lasciato in mano ai Comuni soltanto pochissime leve fiscali, tra cui l’addizionale Irpef, fino ad un massimo dello 0,8%. Visti i tagli ai trasferimenti, sarà giocoforza mettere mano all’Irpef.

“Con questa misura- segnala Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre- rischiamo 2,6 miliardi di tasse comunali in più. Una vera e propria stangata che si abbatterà sulle famiglie e sulle piccole imprese. A corto di risorse e vincolati dalle disposizioni previste dal Patto di stabilità interno – prosegue Bortolussi in una nota- appare abbastanza probabile che molti sindaci approfitteranno di questa possibilità per fare cassa. Infatti, non rientrando nei decreti sul federalismo fiscale che vietano un incremento della pressione fiscale, questo sblocco totale delle addizionali comunali Irpef andrà ad appesantire la tassazione locale sui contribuenti italiani”.

Se tutti i Comuni italiani decideranno di aumentare l’addizionale al valore massimo consentito, l’incremento di gettito sarà di 2,63 mld di euro, calcola la Cgia.

In Emilia-Romagna sono 317 le amministrazioni comunali che già applicano l’addizionale, il 91% del totale dei municipi (il valore italiano è 75,8%). L’aliquota media applicata in regione è dello 0,48%, molto vicino al valore medio nazionale (0,46%).

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