Sono sempre più diffuse le voci secondo cui, Papa Ratzinger, nella prossima primavera, l’85ma per lui, si dimetta.
“Chiunque verrà scelto sarà il ‘prescelto’ del Papa. Perché è evidente che se su altre diocesi Ratzinger accoglie i pareri dei suoi collaboratori, su Milano decide in autonomia. Non c’è per un Pontefice nomina più importante di Milano. Perché, la nomina è un’autostrada verso il papato e, quindi, decisiva più per la chiesa nel suo insieme che per la diocesi ambrosiana. Insomma, il sospetto che il successore di Tettamanzi possa fare la fine di un Achille Ratti (poi Pio XI) o di un Giovanni Battista Montini (poi Paolo VI) è grande”.
Angelo Scola: “Undelicato grazie va ora ai rappresentanti delle Chiese e delle Confessioni cristiane oggi intervenuti. Ai figli di Israele, popolo primogenito dell’Alleanza, ai fedeli dell’Islam e a tutti gli uomini delle religioni (E LE
DONNE?) a vario titolo mi hanno formulato il loro augurio in questa occasione, rinnovo la comune convinzione che la mano di Dio accompagna il cammino della famiglia umana. Su questa base continueremo ad operare insieme. A tutti gli esponenti delle istituzioni sociali, culturali, artistiche, politiche e militari della multiforme societa’ lombarda, di qualunque credo e convinzione,
assicuro – per quanto ne saro’ capace – apertura e collaborazione nella necessaria distinzione di ruoli e nel rispetto delle leggi giuste”.