Alla Camera solo per 3 mandati, ddl per rinnovare il Parlamento

Un disegno di legge che fissa a tre il numero massimo di mandati parlamentari. E’ quanto ha presentato alla Camera un giovane deputato del Pd, Dario Ginefra, insieme ad altri colleghi, con l’intenzione di favorire un ricambio in Parlamento, rendendolo obbligatorio per legge.

In sostanza l’unico articolo del disegno di Legge chiede la “modifica all’articolo 7 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e successive modificazioni in materia di limite del numero dei mandati parlamentari, è aggiunto il seguente ultimo comma: “Non sono eleggibili coloro che sono stati eletti per tre legislature consecutive, delle quali almeno due complete, all’ufficio di membro del Parlamento”

“La proposta di limitare a tre il numero dei mandati parlamentari non è nuova e non è frutto dell’iniziativa personale: quel principio, infatti, è già contenuto nell’art. 22, comma 2, dello Statuto Nazionale del Partito Democratico, nel quale si legge: ‘Non è ricandidabile da parte del Partito Democratico per la carica di componente del Parlamento nazionale'”. “L’istituzionalizzazione di quel principio dovrebbe rappresentare un progetto condiviso da tutti gli iscritti ed elettori del Pd” – aggiunge Ginefra – “a meno che non si ritenga il nostro Statuto lettera morta derogabile all’occorrenza.

Negli altri Paesi al termine di ogni ciclo politico chi perde torna a vita privata. Da noi non è così! E questo determina che persino dei parlamentari che oramai hanno raggiunto gli ‘anta’ vengano classificati come ‘giovani parlamentari’. E’ come se vi fosse una sorta di fermo immagine nella società e nella politica del nostro Paese. A rendere la nostra proposta di legge più utile in Italia che altrove, è proprio la vigenza dell’attuale legge elettorale: non solo nominati dai partiti, ma nominati a vita? Ecco perché insisteremo perché vi possa essere un confronto laico sulle regole senza alcuna forma di demonizzazione e/o strumentalizzazione”.

adnkronos