Un incidente stradale, dove un giovane bulgaro è morto investito da un membro di una famiglia rom, ha provocato gravi disordini in un villaggio vicino a Plovdiv, seconda città della Bulgaria. Circa duemila persone hanno partecipato a una caccia ai rom, incendiando case e rovesciando veicoli. Un altro giovane è morto durante i disordini; più di 120 gli arresti.
Katunitsa ha una forte comunità rom ed è la roccaforte del clan di Kiril Rashkov, detto ”re Kiro”, boss del traffico illegale di superalcolici. Venerdi’ sera un pulmino con a bordo esponenti del clan aveva investito, uccidendolo e trascinandolo per 15 metri sull’asfalto, un 19enne bulgaro, Anghel Petrov.
Il silenzio delle autorità ha generato la protesta, sfociata in aperti scontri di piazza. Ieri sera circa duemila bulgari hanno assalito una delle proprietà di Kiro, dando fuoco a tre dei suoi palazzi. Per ripristinare l’ordine sono dovuti intervenire gendarmeria e reparti speciali, che hanno respinto la folla inferocita, arrestando più di cento persone.
Nel corso delle proteste è morto per infarto il sedicenne Pavel, malato di cuore e amico di Anghel. La gendarmeria ha coperto la fuga del rom e della sua famiglia verso una direzione sconosciuta. Intanto la polizia ha bloccato alla frontiera il 55enne autista assassino, che cercava di scappare in Turchia.