Giunto alla sua 15° edizione, il Censimento scatterà una “fotografia” dell’Italia al 9 ottobre 2011, data di riferimento delle informazioni raccolte, e rileverà le caratteristiche di 25 milioni di famiglie, circa 61 milioni di cittadini italiani e di stranieri residenti distribuiti in oltre 8.000 Comuni italiani.
Il Censimento rappresenta uno strumento di rilevazione indispensabile, poiché permette di raccogliere dati sulle caratteristiche demografiche, sociali ed economiche della popolazione, con un livello di dettaglio territoriale che nessun’altro tipo di indagine consentirebbe.
Il 15° Censimento sarà effettuato con modalità innovative, frutto anche di studi comparativi delle principali esperienze estere, nonché del confronto con i molteplici enti coinvolti nelle operazioni censuarie.
Per la prima volta il censimento della popolazione e delle abitazioni è soggetto a una normativa europea (Regolamento (CE) N. 763/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008, relativo ai censimenti della popolazione e delle abitazioni, vincolante per gli Stati membri in ordine ai contenuti (informazioni da rilevare, definizioni dei relativi concetti e classificazioni), al piano di diffusione (tabelle da produrre e tempi) e alla qualità dei dati prodotti.
Questa normativa fissa per tutti i Paesi dell’Unione europea l’anno di riferimento, il campo di osservazione, le variabili a rilevazione obbligatoria, la qualità dei dati e la data di fornitura delle informazioni a Eurostat; mentre lascia ampia libertà in ordine alle metodologie adottate purché esse siano adeguatamente documentate. L’obiettivo è quello di garantire maggiore tempestività e comparabilità dei dati prodotti dai diversi Stati membri, offrire informazioni a grandi livelli di dettaglio territoriale e soddisfare le esigenze dei diversi segmenti di utenza.
Il Censimento del 2011 è stato indetto e finanziato dall’art. 50 del D.lgs. 78/2010 (convertito, con modificazioni, in legge n. 122/2010). Esso affida all’Istat l’organizzazione delle operazioni censuarie, disciplinate dal Piano Generale di Censimento (PGC), da apposite circolari e da specifiche intese
La principale innovazione del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni consiste nell’impiego delle Liste anagrafiche comunali (LAC) di famiglie e convivenze, affiancate da altre liste ausiliarie, di fonte sia comunale sia nazionale.
Questa opzione consente una modifica radicale del processo produttivo censuario: per la prima volta i questionari saranno spediti per posta direttamente alle famiglie e non più distribuiti dai rilevatori.
Ancora più rilevanti sono le novità introdotte per la restituzione dei modelli compilati: le famiglie infatti avranno a disposizione una pluralità di canali per consegnare al comune di residenza il proprio questionario: a seconda delle loro preferenze i cittadini potranno scegliere se compilare il questionario online, oppure riempire il modello cartaceo e recarsi presso uno dei punti di ritiro capillarmente diffusi sul territorio, oppure andare direttamente presso i centri di raccolta allestiti dai comuni, dove – fra l’altro – potranno ricevere tutta l’assistenza necessaria per rispondere alle domande.
Resta comunque possibile consegnare il questionario ai rilevatori che, a una certa fase del processo, interverranno sul territorio per il completamento delle operazioni censuarie.
Le versioni del questionario sono due: nei Comuni di minori dimensioni verrà distribuita la versione completa, composta da 84 quesiti; in tutti gli altri Comuni, solo ad un campione selezionato di famiglie verrà inviata la forma completa del questionario, mentre le altre riceveranno la forma ridotta con 35 quesiti.
I dati raccolti saranno utili per cogliere i cambiamenti in atto nel Paese e orientare le politiche economiche, sociali ed ambientali.
Fonte: ISTAT – Istituto nazionale di statistica