Domani sarà la giornata mondiale dell’orgoglio bisessuale ma in Italia questo avvenimento, che viene festeggiato ogni 23 settembre da quando l’Ilga (International lesbian and gay association), 12 anni fa, accostò questa ricorrenza alla scomparsa di Sigmund Freud, primo studioso a trattare il tema della bisessualità, passerà quasi inosservata.
“Il nostro Paese è agli albori su queste tematiche sia dalla parte del mondo eterosessuale che guarda a queste cose con una certa omofobia, sia a volte anche da quello gay che considera la bisessualità come un espediente per non dichiarare apertamente la propria omosessualità”. Lo dice all’Adnkronos Aurelio Mancuso, esponente della comunità gay italiana.
Per quanto riguarda invece la pubblicazione della lista di 10 politici gay ma omofobi preannunciata dal blog hacker ‘Lista outing.wordpress.com‘, Mancuso sottolinea come l’Italia abbia firmato il Trattato di Lisbona nel quale vengono proclamati il diritto alla non discriminazione, basata anche sull’orientamento sessuale, per cui “al di là del clamore, queste persone non dovranno sentirsi in alcun modo infangate e non drammatizzare, perché gay non è un insulto”.
L’esponente della comunità omosessuale, sottolinea inoltre come questo outing forzato, che ha preso spunto da una sua provocazione su Facebook ma poi “si è sviluppato su binari del tutto indipendenti dalla mia persona – conclude – possa sensibilizzare l’opinione pubblica anche nei confronti di tutti quei ragazzi e ragazze, che ogni giorno si sentono minacciati dall’omofobia di questo Paese”.
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