Paolo Caleffi, il 28enne originario del Rodigino che il 7 aprile 2010 uccise un marocchino di 26 anni, Aissa Nadiri, nelle campagne di Tramuschio di Mirandola, è stato condannato in rito abbreviato a otto anni per omicidio preterintenzionale
Il delitto avvenne durante uno scambio di droga, con il giovane italiano che cercava di acquistare cocaina: come ricostruito dall’indagine della polizia coordinata dal pm di Modena Claudia Ferretti, i due ebbero una violenta colluttazione e il magrebino preso a calci e pugni fu abbandonato nel campo dove poi morì. Venne ritrovato dal fratello alcuni giorni dopo e da lì scattò l’inchiesta, che in pochi giorni portò all’arresto di Caleffi e di un amico di questi, Antonio Evolo, poi prosciolto perché partecipò solo a distanza al chiarimento tra i due. L’accusa, che inizialmente ipotizzava l’omicidio volontario, ha poi sostenuto in udienza come l’uccisione sia stata conseguenza della lite. Il sostituto procuratore aveva perciò chiesto una condanna a sei anni