Perchè il latino spopola negli States

Approfittiamo dell’apertura del nuovo anno scolastico per proporre questo scritto del noto saggista Rino Cammilleri.

Latin School

Quando gli americani vinsero la 2^ guerra mondiale con la loro democrazia imperiale si consideravano eredi dell’ antica Roma. E, come i Romani avevano i loro eterni nemici a Est (prima i Parti e poi i Persiani), così gli Usa ebbero l’Urss. Quando quest’ultima lanciò con successo lo Sputnik gli americani si spaventarono davvero e concentrarono i loro sforzi scolastici sulle materie scientifiche  e quando venne la rivoluzione culturale sessantottina e anche la Chiesa “romana” si sbarazzò del passato abolendo il rito latino, l’ammirazione verso l’antica Roma negli americani non venne mai meno.

Poi arrivarono  film come “Il gladiatore”, mentre i ragazzini, complici gli incantesimi di Harry Potter, chiedevano a gran voce di studiare il latino. E oggi negli USA, il latino sta soppiantando anche le lingue moderne nelle scuole. Recentemente un’inchiesta di Lidia Lodolini per l’agenzia Zenit ha appurato che, nelle scuole americane, allo spagnolo si sta affiancando il latino con indici di gradimento crescenti.  In effetti è dal 1635 che la prestigiosissima Latin School di Boston forma le classi dirigenti americane, da Franklin ai Kennedy.

Quantunque negli USA l’eccellenza si trovi nelle scuole private, la Latin School è pubblica e vi si accede per merito. Il sindaco di New York, Bloomberg, ha voluto che anche la sua città, capitale del mondo, avesse la sua Latin School. Ma, si badi, non a Manhattan, il salotto culturale, bensì a Brooklyn. A sottolineare che si tratta di scuola pubblica, anche se coi livelli di merito delle private.

Al preside, Jason Griffiths, viene chiesto che senso abbia, oggi, lo studio di questa antica lingua. La risposta è uno schiaffo per gli italiani oltre che per i cattolici romani: “Il latino insegna a ragionare”. E ancora: “Il latino è alla base del pensiero critico, e insegnare a pensare criticamente è lo scopo della nostra scuola”.

Già: ditelo ai nostri sessantottini… Ditelo alla scuola pubblica italiana, che produce non spirito critico ma il più piatto conformismo politicamente corretto.

Negli USA i partecipanti al National Latin Exam sono in crescita esponenziale. Negli ultimi 10 anni sono semplicemente raddoppiati gli studenti che scelgono il latino per sostenere l’Advanced Placement Test nelle Università. Non solo. Per essere ammessi all’università  chi conosce il latino è in pole position.

Dice sempre il Preside Griffiths dei suoi studenti: “Quando vengono la prima volta sono avvertiti della mole del lavoro che li attende e anche se non abbiamo uniformi, devono venire vestiti decentemente”.

Il motto della scuola è: “Da chi ha tanto ricevuto, tanto sarà richiesto”.

Rino Cammilleri