A lanciare l’allarme è la Coldiretti di Padova che nella produzione alimentare orientale vede un aggressione al mercato italiano ma soprattutto per la sicurezza alimentare dei consumatori. Nel corso dell’anno, infatti, sembra che a Padova e provincia come nel resto d’Italia sia triplicata l’importazione di miele dalla Cina.
In Italia, almeno un barattolo su dieci di miele arriva dalla Cina. Fin qui niente di grave, ma la gravità della cosa sta nel
fatto che sul prodotto cinese, non c’è alcuna garanzia che sia libero da Ogm.
“Il nostro Paese – ha spiegato Walter Luchetta, direttore di Coldiretti Padova – importa circa la metà del proprio fabbisogno. Il 55 per cento del miele importato in Italia nel 2011 proviene proprio dall’Argentina (44 per cento) e dalla Cina messi ‘sotto accusa’ dalle Autorità comunitarie dopo pronunciamento della Corte di Giustizia Ue secondo la quale il miele contaminato da polline ‘prodotto a partire da OGM’ non può essere messo in vendita in assenza di apposita autorizzazione”.
Sempre secondo la Coldiretti Padova “l’obbligo dell’etichetta dovrebbe tutelare i consumatori, almeno per quanto riguarda l’acquisto di barattoli di miele, mentre è assai più difficile risalire alla provenienza nel caso di prodotto destinato alla trasformazione e impiegato in altri alimenti”.