Inaugurazione delle sede IOR di IMOLA

L’Unità Operativa di Oncologia di Imola
e la rete di Ricerca e Assistenza IOR/IRST di Meldola
INAUGURAZIONE SEDE IOR DI IMOLA

Mercoledì 14 settembre si è tenuto, presso la “Sala delle Stagioni” di Imola, alle ore 10.00, un incontro pubblico organizzato dall’Istituto Oncologico Romagnolo ONLUS (IOR) per illustrare alla cittadinanza le forme di collaborazione che hanno visto e vedranno luce fra l’Unità Operativa di Oncologia dell’AUSL di Imola, l’Istituto Oncologico Romagnolo e l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) di Meldola.

Il dott. Mazzi, nel sottolineare come lo IOR intenda porsi nei confronti dell’AUSL di Imola in un rapporto di collaborazione coordinata ed efficiente, esattamente come succede nei confronti di tutte le AUSL di Area Vasta Romagna, informa che, “su richiesta del dott. Antonio Maestri, a partire dal primo di giugno di quest’anno, lo IOR finanzia il sostegno psicologico ai pazienti afferenti alla Unità Operativa di Oncologia/Hospice dell’Azienda USL di Imola, mediante la presenza di una “Psiconcologa”, la dott.ssa
Maria Cristina Urania Colistro.”

Lo IOR è infatti ben consapevole del fatto che una diagnosi di una malattia oncologica implica anche importanti aspetti e bisogni emozionali, psicologici, sociali e spirituali. Per questo, il sostegno psicologico ai pazienti e alle loro famiglie riveste per lo IOR un obiettivo primario. Il ruolo della dott.ssa Colistro sarà infatti quello di garantire:

  • il supporto psicologico ai Pazienti con una nuova diagnosi che afferiranno al Day Hospital Oncologico di Imola;
  • il supporto psicologico ai Pazienti già in carico al reparto oncologico di Imola per i trattamenti citotossici o per il follow-up;
  • il supporto psicologico per i pazienti degenti presso l’Hospice di Castel San Pietro Terme;
  • il supporto psicologico per i professionisti sanitari appartenenti all’Equipe di Oncologia di Imola;
  • l’attivazione di progetti di ricerca atti a migliorare l’assistenza del paziente oncologico in carico all’U.O. di Oncologia/Hospice dell’Azienda USL di Imola.

Da parte sua, spiega il prof. Amadori, “la collaborazione tra AUSL di Imola e IRST permette già ai pazienti imolesi, ottimamente assistiti dall’AUSL di Imola, di avere accesso a tutte quelle prestazioni sanitarie indicate come di terzo livello, cioè estremamente specialistiche o di alta complessità, non erogabili se non in centri ad altissima specializzazione, oltre a tutte le tecnologie di altissimo livello presenti presso l’IRST.
Parliamo, ad esempio, della Radiofarmacia (recentemente inaugurata), della Tomotherapy o del servizio di diagnostica per immagini che può vantare la prima TAC a 256 sezioni presente in Europa o, ancora, del Laboratorio di Bioscienze in grado di condurre le più sofisticate indagini molecolari e biofunzionali e tutte le competenze e i necessari requisiti per condurre studi con nuove molecole sperimentali. Questo – continua il prof. Amadori – realizza la mission dell’IRST, che trova terreno fertile nella volontà di integrazione fra varie funzioni assistenziali e che si concretizza nella cosiddetta rete oncologica.”

Dal punto di vista della ricerca, tale collaborazione darà anche la possibilità a Imola di fare ricerca clinica, essendo l’IRST il punto in cui si concentrano, d’intesa fra tutti i professionisti che operano nell’Area Vasta, il governo della ricerca e della sperimentazione di carattere oncologico, ove si concentreranno investimenti e tecnologie emergenti, ovvero sperimentali e non ancora entrate nell’uso corrente, o tecnologie innovative appena entrate nell’uso corrente, ma disponibili solo in alcuni punti del territorio.

“La partecipazione dell’U.O. di Oncologia di Imola ai programmi di ricerca e alle sperimentazioni condotte dall’IRST – spiega Amadori – permetterà di elevare i loro standard terapeutici in campo assistenziale e di ricerca”. Inoltre, sottolinea il dott. Cruciani, “già il Registro Tumori della Romagna (RTRO), nato nel 1984 da un progetto sperimentale finanziato dallo IOR per conoscere, attraverso lo studio delle abitudini sociali, alimentari e lavorative, le cause che portano a contrarre il cancro, copre le province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna e tutto il territorio dell’AUSL Imola, coordinando l’Area Epidemiologica della Ricerca con l’obiettivo di pubblicare e divulgare i dati di incidenza e di sopravvivenza per tumori in tutta la Romagna. Oggi il Registro è una struttura dell’IRST”.

Lo IOR, contribuendo a sviluppare la rete delle strutture oncologiche presenti in Romagna e che ha visto il suo culmine nella nascita dell’IRST, ha infatti inteso garantire un’evoluzione più organizzata e integrata dei servizi resi ai pazienti, mettendo in sinergia l’insieme delle risorse tecnologiche, professionali ed economiche e migliorando così il risultato in termini di omogeneità di trattamento su tutto il territorio
romagnolo.

Il dott. Maestri sottolinea che “oggi il mondo del volontariato del territorio imolese si arricchisce di un nuovo arrivato, rappresentato dall’Istituto Oncologico Romagnolo, i cui volontari costituiranno un ulteriore ed importante elemento nella lotta e nella cura del cancro nel nostro territorio, attraverso la raccolta di fondi, l’offerta di supporto umano e di risorse che possano ottimizzare l’attività dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia/Hospice di Imola. Grazie allo IOR, infatti, dal primo giugno scorso la dott.ssa Maria Cristina Colistro, libero professionista con contratto IOR, svolge la propria attività di supporto psicologico, integrando il servizio della psicologia ospedaliera aziendale, per gli utenti e i professionisti dell’Unità Operativa Complessa da me diretta, così da garantire un’attenzione costante al clima psicologico dell’equipe e degli utenti che credo fondamentale per garantire un elevato standard assistenziale.

É nostra speranza – continua il dott. Maestri – che nel prossimo futuro le risorse offerte dallo IOR possano essere utilizzate per l’acquisizione di altre figure professionali necessarie a svolgere attività di ricerca clinica anche a Imola, in collaborazione scientifica con l’IRST di Meldola, in modo tale da garantire al cittadino la partecipazione a vari protocolli di innovazione terapeutica senza dover afferire ad altre realtà sanitarie.
In relazione a questo, desidero ringraziare il prof. Dino Amadori, che già da alcuni mesi mi ha permesso di far parte del Comitato Medico Scientifico dell’IRST di Meldola, e di partecipare alla discussione dei vari
protocolli di ricerca clinica oncologica che potrebbero in futuro venire approvati nel territorio romagnolo.

Oggi Imola si arricchisce di una nuova opportunità, nell’ambito della sua autonomia, ossia di avere un nuovo alleato per garantire un alto standard di trattamento nella cura del cancro, a tutti i livelli della battaglia: prevenzione, diagnosi precoce, cura e rete delle cure palliative”.

Con le collaborazioni attivatesi tra IOR, AUSL di Imola e IRST (le quali rendono disponibili, tra le altre cose, a tutta la popolazione quei trattamenti che possono contare su tecnologie emergenti, innovative o
particolarmente sofisticate, unitamente ad un approccio orientato all’umanizzazione dei rapporti medicopaziente) lo IOR vede finalmente estesa a tutta la Romagna quella “rete di solidarietà” che da trentadue anni ha sostenuto. L’espansione di questo approccio anche al territorio imolese contribuirà a garantire a tutti i cittadini equità di accesso e di trattamento.

Infine, alla presenza del dott. Sergio Mazzi, Presidente IOR, del dott. Giorgio Cruciani, Coordinatore Comitato Medico Scientifico IOR, del prof. Dino Amadori, Direttore Scientifico IRST, del dott. Antonio Maestri, Direttore U.O. Oncologia AUSL Imola e delle Autorità cittadine, è stata ufficialmente inaugurata la nuova Sede di Imola dell’Istituto Oncologico Romagnolo, sita in Palazzo Casoni, Via Emilia 34, tel. 0542011600, i cui Uffici saranno aperti al pubblico dal lunedì al sabato, con orario 8.30 – 12.30.

Contatti:
Istituto Oncologico Romagnolo ONLUS
dott. Luca Nadiani (cell. 349 4930698)
Tel. 0543 35929
Fax 0543 21467
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