Un egiziano di 61 anni e’ stato arrestato dalla Squadra Mobile di Milano in esecuzione di un ordine di custodia cautelare per il tentato omicidio della figlia, una ragazza di 17 anni, ‘colpevole’ di avere un fidanzato italiano.
«Stai con un cristiano, devi morire»
«Perché l’hai fatto? Che disonore… Con un italiano poi, con tutti i musulamni che ci sono, lo sai che non possiamo aver rapporti con gli infedeli…No, devi pagare» le urla il padre mentre le infila un sacchetto in testa che poi blocca serrandole le mani sul collo. Lei cerca di farlo smettere dicendo che sarebbe finito in prigione. «Non mi importa della galera, i musulmani hanno delle regole che devono rispettare» lei replica citando versetti del Corano, sostenendo che nel caso lei avesse peccato sarebbe stato Allah a punirla. L’egiziano rimane perplesso, molla la presa e lei ne approfitta per fuggire. Prima si rifugia dagli zii poi chiama il 113.
I segni sul collo della giovane confermano l’aggressione.
L’uomo ha tentato di soffocare con un sacchetto di plastica la ragazza. In un primo momento era stato denunciato per lesioni aggravate ma ora il gip gli ha contestato il tentato omicidio aggravato dal legame di parentela, dalla premeditazione e dai futili motivi.
La confessione della ragazza è stat determinante: “Mio padre mi ha infilato un sacchetto in testa mentre dormivo e l’ha stretto cercando di soffocarmi – ha detto agli inquirenti che l’hanno interrogata – ho cercato di liberarmi ma lui mi ha bloccato tenendomi per i polsi e al collo”.
L’uomo si trova adesso nel carcere di San Vittore a Milano.