Sempre più tesi i rapporti tra Turchia e Israele per la vicenda delle mancate scuse di Tel Aviv per l’assalto alla Freedom Flottilla. Il premier turco, Tayyp Erdogan, ha annunciato la “sospensione totale” dei rapporti militari e commerciali con lo Stato ebraico. “Rapporti commerciali, rapporti militari, rapporti con l’industria della difesa, li sospendiamo completamente. Questo processo sarà seguito da altre misure”, ha detto Erdogan.
Ankara, ha aggiunto il premier, potenzierà i pattugliamenti navali nella zona orientale del Mediterraneo, acuendo le relazioni già tese con lo Stato ebraico
Erdogan ha annunciato anche che la Turchia sta mettendo a punto altre sanzioni contro Israele. Al momento, dalle parole del premier, tuttavia, non è chiara l’estensione delle sanzioni commerciali. Il ministro dell’Economia, Zafer Caglayan, lunedì aveva detto che la Turchia non avrebbe fatto nulla “per ora” per cambiare le sue relazioni economiche con Israele.
Israele “non vuole deterioramento relazioni con Turchia”
In risposta alle parole di Erdogan, fonti governative dello stato ebraico hanno reso noto che Israele “Non desidera un nuovo deterioramento delle relazioni con la Turchia”.
I morti della Flottiglia e le mancate scuse di Israele
Venerdì, la Turchia ha annunciato che avrebbe espulso l’ambasciatore israeliano e altri alti diplomatici, raffreddando i rapporti con lo Stato ebraico dopo la diffusione di un report dell’Onu sull’uccisione di nove turchi lo scorso anno durante un raid israeliano contro un’imbarcazione turca carica di aiuti diretta a Gaza. Israele ha rifiutato di scusarsi per quelle morti provocando il risentimento della Turchia, membro Nato con il secondo più potente esercito dell’Alleanza.
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