Berlusconi : Opposizione anti-italiana

Silvio Berlusconi, a Parigi per partecipare alla riunione dei leader mondiali sulla situazione in Libia, ha usato parole pesantissime sulla situazione interna. «Purtroppo in Italia abbiamo un’opposizione anti-italiana» che ha un atteggiamento «criminale e che influisce negativamente sui mercati e aizza le speculazioni. Quello che fanno i giornali di sinistra a questo Paese è criminale». Così il presidente del Consiglio poco prima di lasciare Parigi.

«Disponiamo di una stampa di sinistra e di una opposizione di sinistra anti italiane che accusano il governo di essere nella confusione e nel caos, mentre il governo sta lavorando per fare una manovra il meno pesante possibile anche aperta alle idee degli altri da valutare come il buon padre di famiglia – ha detto Berlusconi – Abbiamo un’opposizione e tutti i suoi rappresentanti principali e i giornali di sinistra che gridano che manca la copertura alla Manovra, che la Manovra non funziona: sono cose che impressionano i mercati e aizzano la speculazione contro l’Italia. Sono cose che preoccupano i nostri amici europei».

«Sono qui e rimango qui per cambiare questo paese che ho definito in un certo modo – ha aggiunto Berlusconi in merito alle intercettazioni in cui, al telefono con Lavitola, aveva definito l’Italia “un paese di merda” – È una di quelle cose che si dicono così al telefono di tarda sera, magari in un momento di rilassatezza, con un sorriso».

L’inchiesta relativa alle intercettazioni di Tarantini? «È pura fantasia quanto ipotizzato dai pm. Ho dato una mano ad una famiglia con figli e lo faccio come avviene con una miriade di persone. Lo faccio perché me lo posso permettere».

Essere intercettato «è una cosa insopportabile, una rapina come versare 600 milioni da una persona che ha la tessera numero uno del Pd», ha detto Berlusconi.

«L’Italia rispetterà i saldi di bilancio previsti» nella manovra «che porteranno al pareggio di bilancio nel 2013 come previsto dagli impegni europei», avrebbe invece detto Berlusconi durante alcuni incontri informali con il presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il cancelliere tedesco Angela Merkel.

«L’aumento dell’Iva è una riserva noi non l’abbiamo utilizzata, ma passando dal 20 al 21 per cento ci sono 4 miliardi in più nelle casse che sono a disposizione e che il presidente del Consiglio con un decreto può attuare da un momento all’altro. È una clausola di salvaguardia assoluta per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Se fosse necessario l’iva potrebbe passare dal 20 al 22%, ad esempio per tre mesi».

Bersani: «Non ho più parole, bisogna che Berlusconi vada a casa e ci sia un’altra soluzione perchè siamo alla totale irresponsabilità e alla totale incomprensione della drammaticità del momento – replica il segretario del Pd – Noi diremo agli italiani la cosa di cui siamo più convinti: non si può più andare avanti con un governo così che non è in grado di guidare la barca in questa bufera. Vedremo in Parlamento che si può fare per correggere la manovra ma il problema è che il giorno dopo siamo daccapo. Diciamo questo non per egoismo di opposizione ma per preoccupazione verso l’Italia».