L’ultima speranza per l’Italia? La vanità di Berlusconi

Silvio Berlusconi

Di Roberto Preatoni
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Che Berlusconi sia un vanesio mi pare sia un fatto incontestabile, eppure che voi ci crediate o meno, l’ultimo barlume di speranza di quest’Italia che affonda sta proprio nella vanita’ di Berlusconi. Che egli sia politicamente finito mi sembra un fatto altrettanto incontestabile, i vari aspiranti-delfini che si stanno rendendosi ridicoli facendo bisboccia di fronte agli occhi degli italiani non meritano nemmeno attenzione, morto il capo-branco non saranno capaci di mettere insieme una coalizione che possa tenere per un solo ciclo lunare.

Pero’ Berlusconi ha dalla sua il tempo (ne ha ancora come presidente in carica) e la certezza che non avendo vinto nessuna battaglia famosa ne’ conquistato nulla, non sara’ certo lui a scrivere i libri di storia. Di conseguenza questi riporteranno molto impietosamente il suo operato per cio’ che e’ stato: un patto con gli italiani che per tutta una serie di motivi non e’ stato rispettato, una serie infinita di processi che a torto o a ragione gli sono stati appioppati, una condotta morale che definire discutibile e’ fargli regalo e che ha reso ancor piu’ ridicola l’Italia agli occhi del mondo, semmai ce ne fosse stato bisogno.

A onor del vero va ricordato che i suoi nemici hanno fatto di tutto per gettare ombre e fango su di lui, ma davvero Berlusconi vuole essere ricordato cosi’? Come l’uomo che non ha saputo mantenere le promesse e che e’ finito vivendo una vita che solo i Rais possono permettersi, senza essere un Rais? Berlusconi ha il tempo ed il dovere morale di finire la sua carriera politica tirando un’ ultima (o un’ unica?) zampata. Il suo canto del cigno.

Egli dovrebbe avere il coraggio di radunare i suoi uomini, metterli molto dittatorialmente in fila per due e farli marciare allineati e coperti verso una direzione di tagli e riforme molto scomodi, molto piu’ scomodi dei tagli e delle non-riforme fatti sino ad ora.

Dovrebbe fregarsene dei sondaggi di opinione e procedere ad inimicarsi la casta delle caste abolendo tutti i privilegi, a partire da quelli politici. Dovrebbe avere il coraggio di dire agli italiani che si e’ commesso sino all’ ultimo (maggioranza e opposizione in solido) l’errore di aver fatto finta di non accorgersi che si stava spendendo troppo e male, nella ricerca costante e compulsiva del consenso popolare . Dovrebbe quindi avere il coraggio di scontentare tutti, consapevole che la sua carriera politica e’ comunque finita, terminandola con una serie di azioni e decisioni impopolari. Quella serie di azioni e decisioni che sono oggi assolutamente necessarie per rifondare l’Italia e che sono tanto care ai libri di storia.

Una nota amara: se vi avessero predetto che avreste fatto il tifo per la vanita’ di Berlusconi, ci avreste creduto?

Roberto Preatoni