Dopo il petrolio, la telefonia, le aziende cementizie, agricole e il Banco de Venezuela, Hugo Chavez ha deciso che il prossimo settore a passare sotto controllo dello Stato sarà quello dell’oro.
Julio Montoya, leader dell’opposizione, dichiara in un’intervista che Chavez sarebbe pronto trasferire circa 6 miliardi di dollari a banche in Russia, Cina e Brasile e richiamare 211 tonnellate d’oro delle proprie riserve dalle banche europee.
Il presidente del Venezuela ha reso pubblici i suoi piani: durante un intervento telefonico alla tv di Stato, ha detto che nei prossimi giorni presenterà un decreto che consentirà di porre sotto controllo pubblico sia l’esplorazione che l’estrazione d’oro. «L’oro è ancora nelle mani della mafia e del narcotraffico – ha chiosato Chavez – Noi non possediamo solo la ricchezza del petrolio, abbiamo anche una delle più grandi riserve auree al mondo. Dobbiamo convertirla in nostra ricchezza nazionale, perché il valore dell’oro sta aumentando».