Si riaccende il dibattito sul “comune unico”
Un’altra provocazione per smuovere il quadro politico. Armando Manocchia, consigliere indipendente d’opposizione a Borgo Tossignano e al Circondario, non è nuovo a lanciare proposte shock: «Con la nuova manovra, non solo dovrebbe diventare inevitabile la formazione di un Comune unico di Vallata, ma per quanto mi riguarda sarebbe ancor più efficiente un Comune unico di Imola con gli altri Comuni che diventino importanti circoscrizioni per eliminare così il Circondario».
Manocchia, lei vuole eliminare il Circondario dopo esservi entrato quasi unico fra le minoranze?
«Sono entrato per combatterlo dall’interno spiegando sempre che sono contrario, gli altri rimasti fuori non hanno alcuna possibilità di incidere».
E ora vorrebbe un Comune unico di circa 110mila abitanti a Imola?
«Non proprio, è chiaro che Castel San Pietro e Medicina che hanno una dimensione piuttosto grande e sono vicini a Bologna non accetterebbero mai. Ma quelli di Vallata oltre a Mordano, Dozza e forse Castel Guelfo insieme con Imola potrebbero costituire un Comune in grado davvero di risparmiare risorse umane ed economiche in un periodo di tagli. Il Pd mostri davvero se è capace di rimboccarsi le maniche come dice negli slogan».
È il caso allora di sentire l’opinione del sindaco Pd di Casalfiumanese Roberto Poli che da tempo si dichiara favorevole a un Comune unico di Vallata. «Per quanto mi riguarda l’unione di Comuni c’è già al Circondario – replica Poli – mentre resto favorevole alla fusione dei quattro Comuni della Vallata (Borgo, Casalfiumanese, Fontanelice e Castel del Rio) che hanno tradizioni e ambiti territoriali molto simili. Si realizzerebbe un Comune di circa 10mila abitanti facendo attenzione a non creare sradicamenti sociali o perdite di collegamenti». (m.m.)