“La manovra prospettata oggi dal Governo crea di fatto una situazione di allarme per le Regioni e le Autonomie locali, ma soprattutto mette a rischio una serie di servizi fondamentali per i cittadini. L’alternativa non può essere fra un taglio selvaggio alle prestazioni oppure tasse che peseranno in primo luogo sui ceti medio-bassi. Chiediamo un cambio vero della manovra per garantire maggiore qualità e maggiore equità”: è quanto sollecita in una nota il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani alla luce del confronto di oggi a Palazzo Chigi tra Governo, Regioni e Enti locali.
“Siamo fortemente preoccupati per quello che riguarda sanità, politiche sociali, trasporto pubblico locale e temiamo per la coesione sociale del Paese”, afferma Errani. “E’ fondamentale che si discuta al più presto il nuovo patto per la salute 2012-2014 – suggerisce Errani – un patto che evidentemente in quanto tale non può certo derivare da interventi unilaterali del Governo perché sarebbe un errore gravissimo e un fatto incomprensibile”.
Le Regioni e le Autonomie locali “stanno tenendo un atteggiamento responsabile – prosegue – condividono la necessità di una manovra urgente per rispondere alla crisi, sono disposte a fare fino in fondo la loro parte. Gli interventi proposti però dal Governo vanno decisamente riequilibrati, non possono pesare in gran parte su Regioni, Province e Comuni. Servono insomma politiche per la crescita. Chiediamo di modificare il patto di stabilità interno puntando su una crescita di qualità, sul lavoro e sulla riattivazione degli investimenti sul territorio.”
“Con la logica dei tagli lineari – ha aggiunto Errani – non si riuscirà a ridare ossigeno all’economia e si darà un colpo mortale al sistema del welfare del nostro Paese”. Infine, conclude, “c’è da fare scelte coraggiose, senza inutili e pericolose demagogie o spot, sui costi della politica, avviando concretamente una riforma istituzionale che disegni un nuovo assetto della Repubblica, più efficace e più snello”.