STRAGE DI OSLO: Geeert Wilders prende le distanze, nessun legame «con quel folle»

 

Geert Wilders

Immediata e sdegnata la reazione del politico olandese Geert Wilders alla notizia che il killer norvegese Breivik, nelle 1500 pagine di un documento diffuso su Internet, lo ha più volte nominato come esempio da seguire «per le sue idee di estrema destra e la sua xenofobia».
«Breivik è un criminale, uno psicopatico, un folle idiota.

Ha cercato di usare la mia battaglia contro l’islamizzazione ed il fondamentalismo per avvallare la sua strage”, ha dichiarato indignato.

Wilders, 48 anni, è il leader del Partito della Libertà ( PVV). Già nel 2009 aveva conquistato 4 seggi all’Europarlamento. La sua ascesa è culminata alle elezioni politiche del 2010, quando il PVV è diventato il terzo partito nei Paesi Bassi, appoggiando la coalizione di centrodestra del leader (liberale conservatore) Mark Rutte, il nuovo premier. Il 23 giugno scorso, dopo un lungo processo, è stato assolto dall’accusa di «discriminazione e di seminare odio e zizzania nei confronti dell’Islam».

«Non semino odio; al contrario, mi oppongo a chi ci odia, ci ammazza, ci terrorizza. A chi ci leva la libertà d’espressione. Sono sconvolto per essere stato citato come esempio da Breivik: «Il mio partito non ha mai chiamato il popolo alla lotta armata e non lo farà mai.

Noi crediamo alla forza del voto come strumento democratico. Siamo solidali con i norvegesi».

(Maria Cristina Giongo)