OMOFOBIA: un tempo questo paese si chiamava nazione o patria e vigeva una Carta Costituzionale

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge

LA COSTITUZIONE ITALIANA All’Art. 3 recita testualmente:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Questo articolo della nostra Costituzione, da alcuni partiti politici non è ritenuta sufficiente e da un pò di tempo si cerca di approvare una legge sull’omofobia.
L’Aula della Camera ieri ha di nuovo “affossato ” il provvedimento che prevedeva l’aggravante per i reati di odio commessi nei confronti di gay, lesbiche e trans sul contrasto dell’omofobia.
L’Assemblea di Montecitorio ha infatti approvato le pregiudiziali di costituzionalità sul testo, presentate da Udc, Lega e Pdl, che ha presentato a sua volta una questione sospensiva dell’esame. Le pregiudiziali sono passate con 293 sì, 250 no e 21 astenuti.

ALCUNI COMMENTI:
FINI: “Se fossi stato un semplice deputato che può votare e non il presidente, avrei votato convintamente contro le pregiudiziale” alla legge sull’omofobia. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, commentando l’approvazione delle pregiudiziali che “affossano” la legge per contrastare l’omofobia. “D’altro canto – ha aggiunto – avete visto con quanti voti é passata”.

BERSANI: “E’ una vergogna che spero non passi inosservata, perché è una pagina brutta. Quando hanno approvato il reato di immigrazione clandestina non si sono fatti sofisticazioni, ora su una norma che è contro tutte le discriminazioni si sollevano argomenti inaccettabili”. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, lasciando l’aula della Camera dopo l’approvazione delle pregiudiziali sul ddl omofobia, è indignato per il comportamento della maggioranza. “Dopo tante dichiarazioni – ricorda Bersani – mi sarei aspettato che ci fosse una certa coscienza in più”.

ARCIGAY: “L’approvazione delle pregiudiziali di costituzionalità è l’ultimo oltraggio che una maggioranza fatta da uomini mediocri e di bassissimo profilo umano, politico e culturale ha voluto consapevolmente rivolgere alle persone lgbt e a tutto il Paese”. Lo afferma Paolo Patané, presidente nazionale Arcigay. “L’Italia è stata spremuta senza pietà da questi mentecatti senza rispetto per la vita e i diritti della gente. Denunciamo all’ Europa ed al mondo civile che in Italia esiste un’autentica emergenza democratica e che in questo Paese una legge che tuteli le vittime dell’omofobia è definita dal Parlamento incostituzionale, mentre esponenti di primo piano di questa stessa maggioranza definiscono giuste e condivisibili le idee del mostro Breivik, l’assassino di Utoya”, prosegue Patané. “Questo Parlamento ha tradito la civiltà e la giustizia ed ha deciso di sostenere i violenti. Noi lo denunciamo all’opinione pubblica e chiediamo che l’Unione ci aiuti a fronteggiare questa pericolosissima avanzata di omofobia, xenofobia, razzismo che il Parlamento italiano ha deciso di legittimare ancora una volta, dicendoci di fatto che la violenza deve essere sopportata e che la discriminazione è il metro della convivenza nel nostro Paese”, conclude la nota.

VENDOLA: “Questione morale è anche chiudere la porta in faccia ai diritti delle persone gay, questione morale è anche legittimare le violenze frutto dell’omofobia, questione morale è anche minimizzare i comportamenti intolleranti e razzisti”. E’ il giudizio di Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, alla notizia “dell’affossamento della legge contro l’omofobia. “Ancora una volta questo Parlamento – conclude il leader di Sel – si mostra incapace di capire ciò che accade nella società e si chiude nel proprio cuore di tenebra”.

CAPEZZONE: “La Camera ha perduto un’occasione per dare un contributo positivo al contrasto di ogni discriminazione a sfondo sessuale”. Lo dice, con la premessa di voler esprimere un’opinione personale, il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. “Da liberale – spiega in una nota – accetterei e condividerei le obiezioni contrarie all’inserimento di ulteriori singole e specifiche aggravanti (in questo caso, la discriminazione sessuale e in particolare omofobica), se il nostro sistema normativo non fosse già pieno di numerose altre aggravanti, su tanti specifici temi. Da liberale, insisto, a me pare che le strade siano due: o si eliminano le altre aggravanti, oppure non si vede perché – una volta che se ne sono già ammesse tante – non si possa ammettere anche quella relativa all’omofobia”. Secondo Capezzone, dunque, “quella di oggi mi pare dunque una scelta discutibile e soprattutto un’occasione persa. Voglio sperare che in futuro possa esserci un supplemento di riflessione da parte di tutti. Questi non sono temi che possono essere oggetto di divisione per ideologie o per mera questione di partito. E’ interesse di tutti, credo, contrastare ogni azione compiuta con motivi discriminatori: trovare una forma giuridica accettabile non mi sembra un’impresa impossibile, se c’é la buona volontà di tutti”, conclude.

Armando Manocchia