Merola difende l’indifendibile. Forse scorda che Sutti è alle dipendenze del Comune e non il Comune alla dipendenze di Sutti. Se non è responsabile il Presidente chi lo dovrebbe essere?
Merola mente quando dice che non sono stati individuati responsabili, infatti, se non sono stati fatti nomi e cognomi è solo perché questa sarà la fase successiva del procedimento così come la stessa nota prot. 0270090/11 del 06/07/2011 della Guardia di Finanza evidenzia a pagina 5 punto 3: “Allo stato, conclusa l’attività strettamente connessa all’accertamento delle attività della gestione, è in corso l’individuazione dei soggetti da segnalare a codesta Autorità Contabile al fine della valutazione di responsabilità amministrativa per danno erariale”.
Se invece Merola non vuole aspettare i risultati della Procura i responsabili li può trovare all’interno dell’esposto che a suo tempo il centro-destra depositò. Sarebbe stato meglio per la Città che allora, invece di deriderlo, la sinistra al Governo ci avesse dato retta.
E’ del tutto evidente che le responsabilità sono macroscopiche, diversamente non sarebbe prevista una fase due. Il fatto che sia la stessa Procura (dott. Novelli) nella nota n. 0003195-21/07/2011-PR_ER-T48-P indichi alla Giunta ed al Sindaco di mettere in mora ATC S.p.a. “…si Prega la S.V. di Voler costituire in mora ATC S.p.a. per l’importo segnalato” è altamente indicativo del grado di fiducia nutrito nei confronti di chi oggi amministra la Città.
Le responsabilità amministrative, ad oggi, hanno un nome del un cognome certo: Francesco Sutti. Forse Merola non capisce che quello della Procura è un suggerimento che se non seguiva poteva configurare nei suoi confronti una responsabilità erariale e non solo quella complicità politica da noi denunciata.
Merola lo mandi a casa e smetta di chiedere soldi e sacrifici alla Città quando può recuperare quelli che dovrebbero già essere nella disponibilità del Comune.
Bologna, 22 luglio 2011
Marco Lisei – Galeazzo Bignami