Bologna, comitato Bioetica Ateneo si esprime su gemelle siamesi

Intervenire solo se in pericolo di vita.

Sant'Orsola - Bologna

Il comitato di Bioetica dell’Ateneo di Bologna si e’ espresso sul caso delle gemelline siamesi toraco-onfalopaghi nate con un cuore unico alcune settimane fa a Bologna e attualmente in incubatrice all’ospedale Sant’Orsola.

Dicendosi “consapevole della drammaticita’ della questione e ritiene essenziale sottolineare l’importanza di un rapporto dei medici con i genitori fondato sulla ricerca di una piena condivisione”, il comitato si e’ detto favorevole ad un intervento di separazione, che provocherebbe necessariamente il decesso di una delle due piccole, solo nel caso in cui ci sia “un imminente e grave pericolo di vita“. Diversamente sarebbe preferibile, secondo i saggi dell’Universita’, non intervenire.

“La complessita’ delle questioni in gioco e l’estrema delicatezza degli interessi coinvolti hanno suscitato un’ampia ed articolata discussione” in seno allo stesso Comitato che in seguito ad un’approfondita riflessione ha espresso un parere generale all’unanimita’ che che prende in considerazione due distinte situazioni.

“La prima ipotesi e’ quella in cui i due neonati siamesi non versino in condizioni di imminente e grave pericolo di vita. In questo caso, il Comitato unanime ritiene eticamente corretto che i medici non intervengano per procedere ad una separazione: alla luce delle attuali conoscenze tale intervento provocherebbe la morte di uno dei due neonati”.

La seconda ipotesi e’ quella in cui le due neonate siamesi versino in condizioni di imminente e grave pericolo di vita. “La scelta astensionistica – osservano i professori dell’Ateneo – condurrebbe alla morte di entrambi, laddove invece la scelta di procedere ad un intervento di separazione offrirebbe apprezzabili possibilita’ di un esito salvifico per uno dei due neonati”. In questo caso, dunque, si “ritiene eticamente corretto che i medici scelgano di intervenire per una separazione, fermo restando che non si configuri alcuna ipotesi di accanimento clinico e terapeutico”.

Il Comitato di Bioetica dell’Alma mater e’ presieduto da Stefano Canestrari e dalla vice presidente Eleonora Porcu. Gli altri membri sono Guido Avanzolini, Simonetta Baroncini, Carlo Bottari, Fabrizio Deponti, Carla Faralli, Fiorella Giusberti, Renzo Orsi e Giampaolo Ugolini.

adnkronos – 22 luglio 2011