Biotestamento, sì dalla Camera. Ma su cibo e idratazione non conta volontà paziente

Ddl biotestamento

Via libera dalla Camera al ddl sul biotestamento

Il testo, con le modifiche apportate dagli emendamenti approvati nell’aula di Montecitorio, tornerà ora al Senato per il disco verde definitivo.

A far discutere è soprattutto l’articolo 3 del provvedimento che descrive ‘Contenuti e limiti della dichiarazione anticipata di trattamento (Dat)’. In particolare si prevede che sulla sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiale non conta la volontà del paziente, espressa nella Dat, tranne in alcuni casi eccezionali.

Per il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, “la legge sulla vita approvata dalla Camera dei Deputati rappresenta la riaffermazione del primato del Parlamento rispetto ai provvedimenti creativi dell’ordine giudiziario“.

Forte dissenso è stato invece espresso da Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, specialmente per quanto riguarda l’approvazione dell’articolo 3, che “negherebbe ogni valore alla volontà del singolo“.

Critiche anche dal presidente di Sel, Nichi Vendola, che accusa il Parlamento  di essere lontano dalla realtà e dalla vita degli italiani.